I fiori più scelti dagli sposi sono – come detto – le peonie, i lisianthus, le calle, le rose, i mughetti, le ortensie insieme alla gamma del cosiddetto “verde ornamentale” ovvero le foglie e le fronde che impreziosiscono gli allestimenti, in particolare rosmarino, aralia, aspidistria, ligustro, teucrium, alloro, lavanda, melograno nano, ginestra, lentisco, corbezzolo, mirto, in molti casi tipici della macchia mediterranea. E cresce – sulla scia di un’attenzione alla cura del verde e degli allestimenti – anche il numero di strutture di “campagna” che ospitano i matrimoni, in particolare agriturismi e aziende florovivaistiche, scelte come location per organizzare riti civili e ricevimenti.
“Il settore florovivaistico – ricorda il presidente di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio – è uno dei comparti di punta dell’economia agricola campana e rappresenta quasi il 40 per cento della produzione vivaistica del Mezzogiorno e il 20 per cento di quella nazionale. Oltre ad un fatturato in crescita – anche per la Piana del Sele dove sono aumentate le aziende specializzate nella produzione di fiori recisi e fronde – e migliaia di occupati, il florovivaismo alimenta un fortissimo indotto, dalla distribuzione alla logistica alla progettazione”.
La Campania è al primo posto in Italia per la produzione di fiori recisi con oltre il 25 per cento e al secondo per produzione di piante da foglia a livello nazionale con oltre 150 milioni di pezzi. Tra i fiori più amati dalle spose in provincia di Salerno, spicca la Peonia, vera e propria regina dei matrimoni, scelta sia per il bouquet sia per l’allestimento del rito nuziale e del ricevimento. Resta sempre gettonata la rosa, per creare addobbi e bouquet, mentre tra i fiori più versatili spicca il lisianthus, molto in voga in questi ultimi anni. Le decorazioni vedono invece trionfare i bulbi, in particolare calle, begonie, felci e iris.