Ci sono dunque tutti i presupposti per fare di lui un presidente felice – con la parentesi della situazione dei diritti tv della Lega di A, per la quale chiede l’intervento del ministro Lotti -, cosa che è evidente anche dalle risposte alle tante domande che gli vengono poste. Ed eccezionalmente, per lui che fa della scaramanzia un elemento imprescindibile, è perfino possibile parlare di una ipotetica vittoria del campionato.
”Scudetto? E’ una parola – dice a Radio Kiss Kiss – che si può pronunciare, ma essere primi oggi non significa nulla, conta stare in testa a marzo. Comunque è bello essere primi in classifica ma dobbiamo stare con i piedi per terra. Continuiamo a lavorare con umiltà, a testa bassa, lavoriamo come sappiamo fare noi napoletani”. I risultati fino ad ora sono esaltanti, anche se l’infortunio di Milik crea qualche preoccupazione per il futuro.
”Fortunatamente – osserva il presidente – quest’anno si sa che Mertens è un falso nueve e non c’è stato un immeditato problema con l’infortunio di Milik. Il rischio però è dietro l’angolo, anche se grazie al nostro staff non abbiamo tanti incidenti pur giocando tantissimo.
Noi facciamo molte più partite di tantissime altre squadre. Fortunatamente c’è il mercato di riparazione, poi circa 15 giorni di stop dopo la Befana nel periodo di mercato e vedremo cosa si potrà fare. Inglese è un grandissimo giocatore, è maturo, gioca nella squadra di Campedelli che io stimo molto, il Chievo è un quartiere di Verona ma Campedelli resta sempre a galla, sono anni che sta in serie A”.
Stimolato su uno dei temi più scottanti della politica calcistica del momento, la cessione dei diritti televisivi in Italia, De Laurentiis non si fa pregare nel polemizzare. ”De Siervo – dice – è un’amabilissima persona, ma Infront ci sta castrando, probabilmente in buona fede. Per i diritti italiani deve intervenire il ministro Lotti, per modificare la legge Melandri e venderli all’asta”.
”E’ molto avventato e illogico – aggiunge il patron del Napoli – vendere oggi i diritti perché stiamo rifondando la Lega con un nuovo statuto che prevede un ad con pieni poteri per poter organizzare soprattutto questa licenza dei diritti in Italia e all’estero. Vediamo di scegliere il fantino prima di prendere il cavallo. Invece lui ha voluto dare seguito ad una prima tornata che ha dato esiti negativi”.
”Ha responsabilità anche il ministro – conclude il presidente del Napoli – che ringrazio del decreto legislativo sugli stadi, ma contemporaneamente avrei presentato anche un altro decreto per modificare la legge Melandri. Affossa la vendita dei diritti tv, ha fatto caos, distrugge la possibilità di massimizzare i ricavi”.
Fonte ANSA
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