La scomparsa di Maria a quasi un anno dal suicidio dell’ex marito fece subito pensare gli inquirenti a una vendetta. Il corpo della donna è stato cercato, invano, anche nei terreni di proprietà dei familiari di Ferdinando. Le tracce di sangue, d’altronde, facevano pensare al peggio e Vincenzo Chindamo, il fratello di Maria, aveva più volte lanciato un appello: «Maria è una donna forte, una mamma affettuosa, una lavoratrice instancabile. Lei, come ogni donna, non può pagare per le proprie scelte; chi le ha fatto del male o sa qualcosa deve farsi un’esame di coscienza, ci sono soprattutto due bambini senza un padre né una madre». Nel tempo si è anche venuto a creare un clima irreale tra le famiglie Chindamo e Punturiero: Vincenzo ha affermato che «dalla scomparsa la famiglia di Ferdinando non si è più fatta sentire».
Lascia il marito per un altro, lui si uccide e Maria scompare un anno dopo
Due scomparse misteriose e preoccupanti, a distanza di poco più di cinque mesi, nello stesso paese di circa 5000 abitanti in provincia di Reggio Calabria. A Laureana di Borrello due famiglie, tra cui non intercorre alcuna relazione, si chiedono se le vicende dei loro cari scomparsi da diversi mesi siano in qualche modo collegate. Due misteri apparentemente distinti ma che, come riporta ‘Chi l’ha visto?‘, sono avvenuti nello stesso luogo, a breve distanza di tempo e con modalità molto simili.
L’imprenditrice Maria Chindamo, 44 anni, e l’agricoltore Vincenzo Freiland, 84, si conoscevano di vista, ma sono scomparsi in circostanze preoccupantemente simili. La donna, infatti, era scomparsa nel nulla il 6 maggio 2016, quasi un anno dopo il suicidio dell’ex marito, Ferdinando Punturiero, avvenuto l’8 maggio 2015. L’uomo non accettava che la moglie potesse averlo lasciato per un altro e, dopo aver vissuto un periodo di crisi depressive, si tolse la vita. Il 6 maggio dell’anno scorso Maria, che nel frattempo aveva preso il comando dell’azienda agricola di Ferdinando, doveva incontrarsi con un suo dipendente di origini est-europee, ma a quell’appuntamento non si presentò mai: Alessandro Dimitrov, non vedendola arrivare, si allontanò e a breve distanza trovò l’auto di Maria, aperta e col motore acceso, con gli effetti personali della donna all’interno e diverse tracce di sangue.