La Blachere, multinazionale con sede legale in Francia, invoca «l’annullamento – previa concessione delle misure cautelari – della determina dirigenziale n.3332 del 28 luglio 2017 con la quale veniva approvato l’esito della gara per il triennio 2017-2020 del programma “Luci d’Artista”, di tutti gli atti collegati al bando stesso», nonché di tre delibere del consiglio comunale – tra il 2015 ed il 2016 – con le quali l’assise del Salone dei Marmi ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Gea Commerciale Spa in Salerno Energia Vendite Spa.
Secondo l’impianto accusatorio tutto partirebbe dall’ingresso indiretto di Iren nel capitale sociale della holding partecipata del Comune, trasformando la stessa società piemontese in un vero e proprio «socio d’affari» di Palazzo Guerra. In pratica per i francesi ci sarebbe un «palese conflitto d’interessi» legato alla circostanza che stazione appaltante e aggiudicataria «sono soci in affari».
Di contro il Sindaco Napoli replica: «Siamo sereni, la procedura è regolare». E poi aggiunge: «Sembrerebbe una presunzione proditoria. Abbiamo la tranquillità degli atti compiuti e credo che non ci saranno particolari problemi, ma stiamo seguendo la vicenda con attenzione e zelo».
E poi su Luci d’Artista dice: «Si tratta di una kermesse a carattere internazionale – rimarca – vada sé che richiama gruppi particolarmente agguerriti e interessati. Noi abbiamo fatto gli atti come era giusto che fossero fatti, se qualcuno ritiene di essere stato vulnerato ha fatto il suo ricorso al Tar. Lo valuteremo -conclude –ma credo che non ci sia la sostanza per un ricorso».
Foto Comune.Salerno.it