L’esordio all’Arechi, in campionato, del portiere lituano è particolarmente atteso, anche perchè, quando è stato chiamato in causa in occasione delle sfide di coppa Italia, si è ben disimpegnato. Il giovane estremo difensore, prodotto della Primavera della Lazio, ha svolto la preparazione estiva con i granata e lavorato con il gruppo di Bollini e con il preparatore dei portieri, Gigi Genovese, nel ritiro di Roccaporena e poi, come detto, ha disputato con la Salernitana anche le gare di pre-campionato.
Con l’arrivo di Radunovic, a ridosso dell’inizio del torneo, è scivolato in panchina. Il club granata ed il tecnico hanno scelto di puntare, per il ruolo da titolare, su un elemento più pronto per il campionato di serie B e che con questa categoria era già in confidenza. Il giovane estremo difensore lituano, però, ha i numeri giusti per emergere e la decisione presa dalla Salernitana gli consente di fare esperienza senza rischiare di bruciare le tappe. Adamonis ha, però, la possibilità di dare il suo contributo al momento opportuno, proprio come accade adesso.
La squadra granata domani sarà nella mani dell’under lituano che non ha esitato a rispondere “presente” alla chiamata della società, con la consapevolezza i giovani portieri non hanno mai avuto vita facile a Salerno, vedi l’esperienza di Strakosha o quella di Zenga. Quest’ultimo proprio nelle ultime ore ha ricordato le sue lacrime salernitane, definendo quel match col Pisa del 1978 una lezione importante per lui e la sua carriera, che qui era appena agli inizi. Per Adamonis, però, il discorso è diverso. Lui non ha il peso delle responsabilità del titolare da dover gestire, ma quello più sopportabile di non far rimpiangere il primo nelle gerarchie.
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