Adamonis, che è rientrato a Salerno grazie ad un permesso speciale della federazione lituana, ha rappresentato un’altra piacevole sorpresa della rosa della Salernitana. Il giovane portiere ha fornito le necessarie garanzie tra i pali ed ora tutti chiedono a gran voce un suo inserimento nell’undici titolare. Il lituano tiene adesso Radunovic sulla corda e di conseguenza Bollini ha evidenziato come la competitività faccia bene al gruppo: «E’ un ruolo molto particolare quello del portiere – ha ammesso il tecnico di Poggio Rusco -; calcisticamente parlando, cerco di vedere molto il lavoro settimanale, la competitività fa bene al gruppo, nel ritmo nelle scelte, nelle opportunità di entrare, vedi Kiyine quando è stato chiamato in causa ha fatto due partite molto positive; mi tengo la prestazione di Adamonis e poi strada facendo faremo valutazioni».
Adamonis, in definitiva, si è ben comportato e si è fatto trovare pronto al momento opportuno, ma modificare le gerarchie stabilite ad inizio campionato potrebbe risultare una mossa leggermente azzardata. Quello del portiere è un ruolo particolare e far venire meno la fiducia all’estremo difensore indicato come titolare ad inizio stagione potrebbe diventare controproducente. Nello stesso tempo, caricando di eccessive responsabilità Adamonis si rischierebbe di finire nella stessa situazione che si era verificata due anni fa con Strakosha, penalizzato dal duello con Terracciano. La sana competizione aiuta, di certo, a tenere tutti sulla corsa ma, per il ruolo del portiere, probabilmente non agevola e la Salernitana quest’anno, in questo senso, si era mossa bene. Tornare sui propri passi potrebbe far sorgere nuovi problemi.
L’unico passo da fare è licenziare o far dimettere Bollini un mister incapace di far giocare gli stessi undici dopo otto partite dall’inizio del campionato, al di là di infortuni e squalifiche e soprattutto senza aver capito ancora con che modulo è meglio giocare con l’organico a disposizione e il tutto nonostante gli “avvisi” della proprietà….mah?