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Stalking, reato estinto con 1.500 euro: la UIL commenta la sentenza

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L’imputato di stalking offre alla vittima 1.500 euro e lei rifiuta. Ma il reato viene comunque estinto. È quanto avvenuto a Torino, dove il tribunale ha pronunciato sentenza di non doversi procedere per via dell’estinzione del reato. E ciò nonostante il rifiuto della donna. Anzi, a seguito del suo diniego, la somma è stata depositata in un libretto di deposito, ed è stata giudicata “congrua” rispetto all’entità dei fatti dal gup.

La sentenza del Tribunale piemontese è ritrenuta dalla UIL assurda in quanto dichiara il non doversi procedere in conformità dell’art. 162 ter c.p.. il suddetto articolo prevede l’estinzione di reati, tra cui lo stalking, a seguito di condotte riparatorie. La sentenza è quindi “pericolosissima” perché lascia la convinzione allo stalker che il suo reato si estingue se offre del denaro come risarcimento. Infatti nel caso della suddetta sentenza lo stalker ha offerto 1.500 euro a riparazione del gravissimo reato.

Questo significa che se la cifra è ritenuta congrua dal giudice, il reato si estingue. Per noi della UIL questa tipologia di reato non può essere monetizzabile in quanto lede ed offende la “Persona”. E’ accaduto, infatti, quello che noi avevamo precedentemente annunciato: “è una legge sbagliata perché se il giudice la applica in automatico, si estingue il reato”. Il Governo ora è tenuto a correre ai ripari correggendo questa norma inaccettabile perché offende due volta la vittima in quanto la stessa giustizia diventa ingiusta.

La Responsabile delle Politiche Sociali – Sinisi Sabina

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