Così la sindaca di Battipaglia Cecilia Francese dopo l’audizione in Commissione Regionale Ambiente, con la presenza anche dell’Assessore Regionale all’Ambiente Fulvio Bonavitacola e numerosi consiglieri regionali, avvenuta questa mattina a Napoli per chiedere la revisione della decisione di trasformare lo Stir in impianto di compostaggio dei rifiuti. Alla Regione la prima cittadina è stata accompagnata dall’assessore Stefania Vecchio, i consiglieri di maggioranza Pino Bovi, Stefano Romano, Gemma Caprino, Alfonso Baldi e Giuseppe Salvatore. Presenti anche esponenti dell’opposizione, di Legambiente, del comitato “Non vogliamo l’impianto di compostaggio”, rappresentanti degli imprenditori. La battaglia per evitare l’impianto continuerà con la rassicurazione, da parte della Regione, della convocazione di un tavolo tecnico a brevissimo.
«Ci siamo trovati di fronte ad un procedimento che ha visto anche l’espressione di pareri da parte del nostro comune – dice ancora la sindaca -. Sappiamo pure che c’è una legge risalente al 2010 che autorizzava la trasformazione degli STIR in impianti di compostaggio, sappiamo pure che questo discorso venne avviato dalla precedente amministrazione regionale che nel proprio piano rifiuti prevedeva la realizzazione di un impianto di compostaggio della capacità di lavorazione di 85.000 tonnellate/annue nello STIR di Battipaglia. Ora ci troviamo di fronte alla scelta di realizzare nel nostro STIR un impianto di compostaggio da 35.000 tonnellate/annue, ben oltre quindi quelle che sarebbero le esigenze del Comune di Battipaglia che produce non più di 5000 tonnellate di umido/annue. Noi sappiamo ancora che il ciclo della raccolta differenziata inizia nelle famiglie e finisce appunto con la lavorazione dell’organico in appositi impianti di compostaggio. Questi sono gli elementi su cui abbiamo discusso e sui quali abbiamo avuto rassicurazioni rispetto ai controlli e ai quantitativi».
La sindaca Cecilia Francese ha consegnato un fascicolo nelle mani del presidente della Commissione Ambiente Regionale on. Gennaro Oliviero.
«Lo abbiamo fatto per esprimere il nostro dissenso a qualsiasi insediamento di nuovi impianti trattanti rifiuti – afferma la sindaca -. Le denunce fatte da questa amministrazione per l’emissione dei miasmi ai NOE e alla Procura della Repubblica, le ripetute richieste di verifica da parte dell’ARPAC e i verbali dei controlli da questa effettuati da cui risulta che in vicinanza di alcuni impianti le emissioni odorigene sono addirittura due volte in più dei livelli base e anche il resoconto di una manifestazione popolare estremamente partecipata che si è tenuta a fine settembre nella nostra città. Abbiamo evidenziato la situazione desolante in cui versa lo Stir di Battipaglia: filtri mai cambiati, impianti di aspirazione non funzionanti, tubi forati, addirittura le pareti deformate dall’eccesso di deposito dei rifiuti ed ecoballe risalenti addirittura al 2005. Ed è emerso che non si è mai fatto un intervento di manutenzione serio da quando quell’impianto è stato aperto. A questo vogliamo aggiungere l’impianto di compostaggio di Eboli che è stato regolarmente autorizzato non più di tre anni fa, ma sul quale già ci sono denunce per le condizioni in cui avviene la lavorazione dell’organico? Pertanto, noi abbiamo chiesto al Governo Regionale, e sollecitato la Commissione Ambiente, di farsi carico di queste nostre richieste che sono state accolte: di alleggerire il nostro contributo alla gestione dei rifiuti in provincia di Salerno; di assumere impegni specifici in merito alle bonifiche delle discariche insistenti sul nostro territorio, di assumere impegni rispetto al ridisegno della mobilità degli automezzi al servizio degli impianti esistenti, a partire dalla realizzazione dello svincolo autostradale dedicato; alla messa in campo di una politica di controlli sugli impianti esistenti che veda il coinvolgimento diretto anche del Comune di Battipaglia quale Ente ospitante».