La malattia – a quanto spiegato – è ”molto presente” soprattutto nei giovanissimi. ”Molti dei ragazzi che arrivano da noi hanno meno di 30 anni – ha affermato – e se riuscissimo sempre ad intercettare i nuovi contagi in modo precoce scopriremmo che l’età del contagio è anche più bassa considerando che ci si espone al rischio di contagio il più delle volte con l’inizio dell’attività sessuale”.
Lo specialista evidenzia anche che ”oltre la meta dei pazienti” arriva in osservazione ”già in fase avanzata di infezione, dato che – sottolinea – dimostra che il test per l’Hiv è una scelta spesso tardiva e che pertanto sono ancora necessarie campagne informative per far conoscere la malattia e combattere allo stesso tempo episodi discriminatori ancora oggi presenti”.
Secondo i dati, il 47 per cento dei pazienti campani è eterosessuale e il 32 per cento è omosessuale ”a dimostrazione che il virus colpisce tutti”. E proprio dall’urgente necessità di sensibilizzare e informare le fasce più giovani nasce l’idea dello spettacolo teatrale, per studenti delle scuole medie superiori, focalizzato sui temi della prevenzione del virus HIV e delle malattie sessualmente trasmissibili.
A portare in scena la piece, la compagnia TEATROSEQUENZA di Torino. Lo spettacolo trae origine dai racconti di venti ragazzi sieropositivi, raccolti nel volume ‘Vivere la sieropositività’, che narrano la loro storia e come hanno contratto l’infezione. ”Da almeno cinque anni il trend delle nuove infezioni in tutta Italia non tende assolutamente a diminuire anzi è fisso sui 4mila casi l’anno – evidenzia Margherita Errico, presidente NPS Italia onlus – e l’84 per cento nascono da trasmissione sessuale”.
Il progetto ha riscosso successo su tutto il territorio nazionale – come ha ricordato Stefano Patrucco, dell’associazione Arcobaleno Aids – che ne ha annunciato una nuova edizione nel 2018.