“Né pare opportuno fare valutazioni comparative con quanto accaduto in altri scali. Il metro di giudizio per quanto ci riguarda è uno soltanto: il mantenimento dei livelli di competitività del porto di Salerno. Il nostro è un vero e proprio grido di allarme perché corriamo il rischio di indebolire la portata dei risultati importantissimi – occupazionali, produttivi ed imprenditoriali – raggiunti con il sacrificio di tutte le componenti che agiscono nel porto: lavoratori ed imprese in primo luogo”.
“Siamo ad un passaggio strategico: è necessario accelerare soprattutto sul versante dei dragaggi per evitare di perdere quota sia nel settore commerciale che in quello crocieristico. Sono in corso contatti con i vertici istituzionali regionali e gli organismi delegati alla gestione dello scalo di Salerno. L’auspicio è che si riesca a smuovere il pantano burocratico/amministrativo nel quale siamo precipitati e dal quale – evidentemente – dobbiamo uscire con un’azione forte e decisa da parte di tutta la filiera istituzionale, in maniera coesa come è sempre accaduto nei momenti di difficoltà del porto di Salerno”.
Hanno messo il porto di Napoli in mezzo nella gestione del nostro porto……ed ecco il primo risultato! MEDITATE GENTE, MEDITATE!
Ormai De Luca si è venduto ai napoletani li ci sono milioni di voti, su salerno fa solo chiacchiere xchè pensa che i voti sono acquisiti ma si sbaglia per quanto mi riguarda l’ho sempre votato ma alle prossime sarà difficile sia per lui che per i suoi figli. Per il porto non ha mosso un dito non ha speso una parole sia con Del Rio che con Spirito lui doveva lottare per una autorità portuale autonoma ma la colpa non è solo sua è anche dei politici salernitani che sono tanti pecoroni lottano solo per le stronzate o per questioni che portano dei vantaggi personali.Io penso che la provincia di salerno debba andare via dalla Campania e andare in Basilicata li non c’è una napoli mangiasoldi.