In primis voglio chiarire che la storica fabbrica di laterizi di via Primo Maggio, è dotata dell’agibilità ed è stato operato il collaudo previsto. Non è stata aperta al pubblico in quanto siamo in attesa di dotarla di tutte le attrezzature necessarie per poterla rendere fruibile».
Sugli accessi e le relative azioni compiute ad opera di soggetti che, in maniera arbitraria e non autorizzata, utilizzano gli spazi esterni e del terrazzo dell’antica costruzione in maniera non consona, chiarisce: «durante la nostra opera amministrativa, l’idea che abbiamo portato avanti è stata sempre quella di aprire i monumenti cittadini al pubblico, eliminando barriere e recinzioni.
Lo abbiamo fatto con il Municipio cittadino, prima dotato di una recinzione esterna, abbiamo proseguito con il PalAgropoli, il palazzetto dello sport di via Taverne, quindi con la Fornace.
Una scelta compiuta facendo affidamento al senso civico dei nostri concittadini, che devono poter fruire dei beni pubblici, ovviamente nel rispetto del loro utilizzo, senza danneggiarli, in modo che il loro uso possa essere garantito nel tempo.
Se un gruppetto di giovanissimi – sottolinea – si introducono in uno spazio lasciato volutamente aperto al pubblico e ne compiono un utilizzo diverso da quello che il senso civico e la buona educazione vorrebbero, questo certamente non è imputabile ad una malagestio di questa Amministrazione Comunale.
In ogni caso – conclude – ho dato disposizione al Comando di Polizia municipale di rafforzare i controlli nell’area, al fine di evitare che questi cattivi costumi possano proseguire nel prossimo futuro».
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