La condanna è arrivata dal giudice per le udienze preliminari Pietro Indinnimeo dinanzi al quale è stato celebrato il rito abbreviato. I file sequestrati dalle forze dell’ordine erano contenuti nel pc dell’uomo.
Una scoperta casuale quella fatta dagli agenti della Postale, avvenuta nell’ambito di un altro procedimento che vedeva l’uomo indagato per stalking nei confronti di una giovane donna.
Il computer era stata preso in visione, presso la sua stessa abitazione, dopo la denuncia della donna. I poliziotti, in effetti, cercavano all’interno della memoria hard alcuni messaggi che il 46enne aveva inviato alla sua vittima per accertare se davvero vi erano gli estremi per dare un seguito alla querela della donna.
Invece, in alcune cartelle sul desktop, i poliziotti hanno trovato l’impossibile: video di abusi, foto di diverso genere e anche cartoni animati del genere manga che riproducevano comportamenti pedofili.