Il match è arioso e combattuto. Il Cagliari parte con il coraggio chiesto dal tecnico. Barella, Sau, Padoin mettono la marcia giusta. Sulle fasce, Miangue a sinistra trova i movimenti giusti e qualche buon traversone. A destra Faragò ingrana tempi d’inserimento e cross: Pavoletti arriva di un soffio in ritardo su una palla a giro millimetrica. L’antipasto che porta al vantaggio. I rossoblù pressano, mischia feroce in area, la palla arriva a Cigarini, sassata deviata sulla traversa, nel batti e ribatti, complice il velo di Pavoletti su Brignoli, Faragò precede tutti e insacca. La Sardegna Arena, quattordicimila paganti, prende quota.
E la storia prosegue al meglio: al 16’ Di Chiara falcia Sau in area, Irrati indica il dischetto. Il centravanti di Tonara prende una rincorsa breve, accorcia i passi, piattone destro alto sulla traversa. Lopez incita i suoi. Il raddoppio sfumato incupisce i rossoblù e dà coraggio agli ospiti. Chisbah, Ciciretti e Lazaar tengono botta. La manovra dei campani è pulita, le criticità emergono nel passaggio filtrante e nella costruzione del tiro. Il Cagliari si riprende e ritrova la marcia giusta: ci provano Pavoletti, di testa, alto, Barella, dal limite, Brignoli blocca. Al 39’ Pisacane esce, problemi muscolari, Lopez inserisce Capuano. La partita rimane piacevole. Fisicità, agonismo, raddoppi da entrambe le parti. Ma quel che latita e la giocata pulita e il passaggio filtrante. Si va al riposo.
TAVECCHIO ALLA SARDEGNA ARENA — Per il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ospite del club di Giulini, caffè e strette di mano nel museo del Cagliari. “L’Italia giocherà qui un eventuale test pre mondiale. La Sardegna Arena – ha detto il numero uno del calcio italiano – è il simbolo dell’efficienza di impresa, apprezzo molto anche il percorso museale. Gigi Riva? Un grande campione, nato nella mia regione. Come lui ce ne sono stati pochi”.
RIPRESA, COMBATTUTA — Lopez chiede ai suoi determinazione. Padoin e soci partono bene. Miangue crossa teso, Pavoletti la trova di testa, Brignoli para. Al 6’ fallo di mano di Di Chiara, già ammonito. Irrati fischia la punizione, Lopez chiede l’ammonizione, si fa sentire dal quarto uomo, Marini. Si chiude lì. La punizione di Cigarini trova l’inzuccata di Ceppitelli, fuori. Al 10’ brivido in area: Lazaar crossa, Iemmello devia di testa, miracolosi Rafael. Il portiere brasiliano protagonista anche 2’ dopo, uscita decisa su traversone di Memushaj. Il Cagliari soffre ma resiste. Sau viene anticipato da un soffio da Brignolo. Il centravanti infila in ripartenza il Benevento ma si divora il 2-0 al limite dell’area. Ma è Cataldi, girata di destro, ha mancare il pareggio.
Il pubblico rumoreggia, la partita va chiusa, Lopez si sbraccia. I rossoblù si compattano. Pavoletti si batte, Miangue e Padoin ritrovano la corsia sinistra. Ma il Benevento non molla. Lopez richiama Sau per Farias, De Zerbi inserisce Lombardi per Memushaj. I campani prendono campo, tiro ribattuto di Chisbah, cross teso di Lombardi, intercettato da Padoin. I padroni di casa non riescono a chiuderla. Irrati mostra il “giallo” a Barella per gioco scorretto (quinto rossoblù dopo Faragò, Cigarini, Padoin e Pavoletti). Ancora Iemmello, sul filo dell’off side, ben messo calcia a lato. I rossoblù non riescono a ripartire, Ciciretti e soci non mollano.
E Viola, su calcio d’angolo, piazza un tracciante che attraversa l’area piccola: Antei sfiora con Rafael impotente. Il Benevento chiude in attacco, con orgoglio e determinazione. Il Cagliari stringe i denti. Al 2’ di recupero (dei 4 assegnati da Irrati) la mazzata per i sardi: Faragò abbatte Coda. L’arbitro di Pistoia indica il dischetto. Iemmello spiazza Rafael. L’1-1 è l’inferno per il Cagliari. Ma non è finita: un minuto dopo Pavoletti in tuffo mette all’incrocio di testa su cross di Faragò. Gol da cineteca. Un finale da infarto. Ma i 3 punti sono un sorriso nella notte.
Fonte Gazzetta.it