Ad illustrare le sue eccellenti capacità, alla presenza del Dirigente scolastico Sergio Di Martino, dei docenti e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Maria Rosalba de Vivo, c’erano, per l’IC Pontecagnano Sant’Antonio, il Direttore dei servizi amministrativi generali Rosa Lembo e la referente della formazione e progettazione Anna Troiano.
Nao è in grado di interagire con l’uomo grazie a sofisticate applicazioni e tecnologie di riconoscimento di voce ed emozioni. Rappresenta, attualmente, la più alta evoluzione della scienza robotica per arricchire le attività educative e sociali dei plessi e delle famiglie migliorando l’apprendimento e l’inclusione scolastica, in particolare dei bambini autistici.
Il progetto, fortemente sostenuto dall’Amministrazione Comunale retta dal Sindaco Ernesto Sica che ha acquistato il robot, è promosso dall’Istituto Comprensivo Pontecagnano Sant’Antonio, guidato dal Dirigente Angelina Malangone, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane per la formazione dell’Università degli Studi Bicocca di Milano e vanta una proficua rete con l’IC Moscati di Faiano e l’IC Genovesi di San Cipriano Picentino, guidato dal Dirigente Alessandra Viola.
Il professore Sergio Di Martino ha evidenziato “l’importanza della sinergia territoriale tra i plessi e l’Amministrazione per rendere le nostre scuole migliori e sempre più innovative a sostegno della crescita dei nostri ragazzi”. “Insieme – ha aggiunto – si possono raggiungere grandi risultati come dimostrano la collaborazione instaurata tra gli istituti comprensivi e l’autorevole guida dell’Università Bicocca che svolge un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri docenti”.
A ribadire la valenza della rete tra istituti e Amministrazione Comunale anche l’Assessore De Vivo che ha espresso, ancora una volta, “apprezzamento per l’impegno e la programmazione eccellente delle scuole cittadine” ribadendo come il Comune, supportando il progetto Nao, abbia confermato “la piena consapevolezza che è indispensabile associare l’innovazione alla didattica tradizionale per accrescere le competenze dei nostri ragazzi, come ci chiedono le indicazioni nazionali ed europee ed un mercato del lavoro in continua evoluzione”.
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