Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, che all’epoca dei fatti incontrò i familiari della bimba nel corso di un sopralluogo nell’ospedale San Giovanni Bosco.
“A me raccontarono che la bambina era rimasta sola nel campo perché la mamma era andata a comprare qualcosa per la festa di compleanno del fratello di sei anni, il primo dei tre suoi figli, e che l’avevano ritrovata sul sedile dell’auto, il che smentiva l’ipotesi che fosse stata chiusa, per gioco o altro, nel bagagliaio della stessa auto” ha aggiunto Borrelli per il quale “queste sono solo alcune delle incongruenze. All’epoca ebbi il forte sospetto che c’era qualcosa che si voleva nascondere e sopratutto che c’era qualcuno che le aveva fatto del male vista la ferita sulla fronte che era stata evidenziata”.