Promotori dell’evento sono stati il direttore del LISA Lab dell’Università degli Studi di Salerno, Roberto Parente, e il docente di management dell’ateneo americano e direttore del network International Council for Small Business, Ayman El Tarabishy. I due hanno sviluppato un progetto di ricerca internazionale focalizzato sul Gex, raccontandone il cambiamento attraverso una logica imprenditoriale. A confrontarsi con il pubblico internazionale, spiegando come l’idea Giffoni sia nata, cresciuta ed evoluta in quasi 50 anni, sono stati il direttore, Claudio Gubitosi e il Ceo di Giffoni Innovation Hub, Luca Tesauro.
“Ho vissuto una pagina emozionante della mia vita – afferma Gubitosi – il mio primo intervento, introdotto dal professore Parente, è durato più di 60 minuti. Al termine si sono susseguite domande e curiosità dei tantissimi docenti di università estere presenti in sala, tra questi anche Antonio Botti, Massimiliano Vesci e Valter Rassega dell’Università di Salerno. Con il professore El Tarabishy, invece, abbiamo registrato un programma tv di approfondimento, presto disponibile in rete sulla piattaforma dell’ateneo americano”.
In un gala party, poi, la George Washington University ha insignito il direttore Claudio Gubitosi del premio “Luminaries Awards 2017 per Social Entrepreneurship in Practice”. Gli altri due riconoscimenti sono stati assegnati al dottor Young Sup Joo, Ministro della Corea del Sud per le medie imprese e al professor George Solomon, importante ricercatore e docente di Management. Come spiega lo stesso El Tarabishy l’onorificenza è “destinata a chi ha compiuto opere favolose nel mondo e in questo Giffoni rispecchia un vero miracolo italiano”.
Tanto interesse anche per Giffoni Innovation Hub. A rivolgersi alla platea questa volta è stato il suo CEO Luca Tesauro, spiegando i successi raggiunti in pochi anni e il futuro nel contesto delle nuove missioni del Gex. Supportato da slide e con un ritmo comunicativo coinvolgente, Tesauro ha trasferito con amore, passione ed energia il cuore del nuovo dipartimento per l’innovazione.
“Abbiamo avuto l’occasione di condividere con colleghi di tutto il mondo quella che è l’anima di Giffoni – aggiunge il professore Parente – oggi abbiamo decine di appassionati in più, l’obiettivo è quello che sempre più ricercatori si avvicinino a questo caso di studio da cui apprendere i segreti del successo”.
Il direttore Gubitosi e Luca Tesauro sono stati, inoltre, ricevuti all’Ambasciata d’Italia dal Primo Segretario e capo degli Affari Culturali, Dott.ssa Giulia Prati, e dall’Addetto Culturale, Dott. Renato Miracco.
“Durante la consegna del Premio, che mi ha molto sorpreso – aggiunge Gubitosi – ho provato grande commozione quando, accolto da un caloroso applauso, ho visto tutti gli ospiti in piedi. Ho dedicato questo riconoscimento alla mia regione, la Campania e ai tanti giovani studenti che aspirano a lavorare nel nostro Paese, senza essere costretti alla fuga”.
Da questo momento Giffoni è oggetto di studio in tutte le università del mondo e già sono stati presi contatti con importanti atenei statunitensi, egiziani, coreani, giapponesi, russi, canadesi, argentini e indiani. Gubitosi ha confermato che nel 2018 aprirà un hub del Gex a Washington e realizzerà la prima edizione di un nuovo format internazionale.