Nonostante queste differenze evidenti in termini di rendimento, Salernitana e Bari sono appaiate in classifica a quota 19 punti, a 2 lunghezze di distacco dalla capolista Palermo e con un solo punto di ritardo rispetto ad Empoli, Frosinone e Parma. Facile comprendere come quella di domani possa essere una partita estremamente importante per tutte e due le squadre in ottica futura. I granata andranno a caccia del decimo risultato utile di fila: Bollini, che ha già eguagliato la striscia positiva fatta registrare in B da Cagni (nella stagione 1999/2000), può ora raggiungere un mostro sacro del calibro di Colomba (10 gare senza sconfitte nel 95/96) e lanciarsi all’inseguimento di Gregucci (filotto di 11 partite nel 2004/05).
Nonostante il morale alle stelle per la vittoria in rimonta ai danni della corazzata Empoli (la seconda in fila dopo quella di Novara, la terza nelle ultime quattro gare disputate incluso il derby di Avellino), la Salernitana non arriva nelle migliori condizioni alla sfida col Bari. In particolare, i granata faranno i conti con l’emergenza difensiva: Bollini ha perso in un sol colpo Tuia, Schiavi, Bernardini e Perico e l’arrivo di Milanovic per ora è stato “congelato” come quello eventuale di altri rinforzi (l’ormai ex Modena Popescu, inseguito in estate, si svincola d’ufficio). Fortunatamente Vitale ci sarà, stringendo i denti, visto che a sua volta lamenta qualche problemino.
Per garantire copertura al pacchetto arretrato “sperimentale”, Bollini dovrebbe confermare la linea a cinque in mediana, motivo per cui l’ex barese Rosina (la grande tentazione del trainer granata per la gara di domani) al limite potrebbe entrare in ballottaggio con Rossi. Davanti a Radunovic giocheranno Pucino, Mantovani e Vitale; sulle fasce Gatto ed Alex; in mezzo al campo conferma in vista per il terzetto composto dall’altro ex Minala, Signorelli e Ricci; in avanti Bocalon è certo del posto, l’ultima maglia sarà assegnata ad uno tra Rossi e Rosina solo in extremis.