A ribadirlo è il Consigliere Comunale Giuseppe Malandrino, allenatore dell’Asd Picciola squalificato dal giudice sportivo fino al 2 maggio del 2018 a seguito della rissa tra tesserati scoppiata sabato scorso al termine della partita del campionato di Eccellenza a Palma Campania.
“Da parte mia – chiarisce il Consigliere Malandrino – non vi è stato alcun atto violento. Anzi sono intervenuto solo per dividere e difendere un nostro dirigente che veniva aggredito da alcune persone della compagine di casa. Sono estremamente rammaricato dalla ricostruzione dei fatti e dalle notizie emerse in queste ore che non corrispondono assolutamente alla realtà. Lo ripeto ancora una volta: non ho aggredito né tentato di aggredire nessuno. Io, insieme alla mia società, allo staff tecnico e ai miei calciatori, siamo la parte lesa in questa vicenda e pretendiamo chiarezza. Presenterò ricorso e mi tutelerò nelle sedi opportune”.
“Allo stesso tempo – aggiunge il Consigliere Malandrino – per il rispetto che nutro verso le istituzioni, ritengo sia doveroso un confronto con il Primo Cittadino Ernesto Sica in quanto sono pronto a rimettere subito la mia delega in attesa di dimostrare la mia totale innocenza. Sono un uomo di sport da tantissimi anni e il mio impegno quotidiano, come molti sanno, si è sempre contraddistinto per correttezza, serietà e lealtà. Non posso accettare che la mia reputazione e la mia dignità di uomo, sportivo, politico e rappresentante istituzionale vengano messe in discussione”.
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