Ipotesi decesso
La prima ipotesi che viene avanzata sulle possibili cause del decesso è l’annegamento. A quanto pare le donne viaggiavano insieme ad altri migrani su un gommone che poi è affondato. Le donne, a causa della condizione di debolezza in cui si trovavano, non cel’hanno fatta. Ma questa ipotesi è ancora presto per accertarla. Sono necessari ancora svariati accertamenti. Le donne decedute sono presumibilmente di nazionalità nigeriana e al momento il prefetto vuole escludere l’ipotesi che si trattasse di una tratta destinata allo sfruttamento della prostituzione.
Seconda ipotesi
Al momento non è però da escludersi anche questa ipotesi, anche se il prefetto dichiara che l’organizzazione destinata allo sfruttamento della prostituzione segue altre dinamiche e altri canali. Per gli sfruttatori sarebbe troppo rischioso caricare tutta “la merce” (come la chiamano loro) in un solo barcone. Il rischio sarebbe troppo alto. Potrebbero perdere l’intero investimento in un colpo solo, rischio che gli uomini di quel mestiere non correrebbero mai.
Gli esami
Le salme delle giovanissime donne al momento si trovano nella sala mortuaria del cimitero di Salerno. Stanno ancora attendendo le procedure necessarie per avviare l’autopsia. Il perito della procura di Salerno, Antonello Crisci, ha inviato un’inchiesta e il primo esame che sarà effettuato è quello esterno sui corpi. Nell’arco della settimana si presuppone che gli esami siano completati. Successivamente saranno necessari anche esami istologici, tossicologici e quanto necessario per accertare la dinamica dell’accaduto.
In queste ore
Dopo le ipotesi avanzate c’è un’altra variabile da considerare. In queste ore infatti sono stati fermati un cittadino libico e un altro egiziano che pare siano coinvolti nella morte delle ventisei donne ritrovate sulla nave sbarcata al molo 3 gennaio. Le due persone individuate potrebbero essere i due presunti scafisti. I ragazzi hanno un’età compresa tra i trenta e i ventidue anni. Non possiamo ancora dichiarare nulla di certo, le indagini sono in continuo movimento quindi attendiamo dettagli ulteriori da parte della Procura di Salerno.