L’iniziativa prende le mosse dalla Legge Regionale n. 18 del 8 agosto 2014 che promuove l’Organizzazione del Sistema Turistico in Campania”. Gli Enti Locali devono proporre soluzioni per la riperimetrazione degli ATTO, quindi dei Poli Turistici Locali da costituire, ai quali saranno demandate le attività di programmazione dei servizi e delle attività di promozione turistica dei rispettivi territori.
L’idea è quella di porsi l’obiettivo di restringere l’ambito territoriale individuato dalla Regione Campania che comprende aree molto diverse tra loro e mettere al centro di questo sistema locale la “Piana del Sele” anche grazie all’esperienza maturata nell’ambito del Distretto Turistico SeleCoast.
Proprio il SeleCoast aveva rappresentato al Comune di Battipaglia l’opportunità di avviare una prima fase di confronto con i Comuni facenti parte dell’ambito distrettuale, per la costruzione di un percorso aggregativo di soggetti pubblici e privati, finalizzato al riconoscimento del Polo Turistico Locale. E il SeleCoast collaborerà con l’amministrazione comunale per candidare il nostro Polo Turistico Locale nell’ATTO come individuato dalla Regione Campania.
«Con questo atto Battipaglia si pone al centro della discussione in merito allo sviluppo turistico della Piana del Sele guidando i Comuni dell’ambito territoriale in questa programmazione – afferma la sindaca Cecilia Francese -. E’ necessario muoversi tutti nella stessa direzione e indicare la strada alla Regione Campania che non può accomunare la Piana del Sele alle aree del Cilento e del Vallo Di Diano. La Piana del Sele deve essere protagonista del proprio sviluppo».
«Il nostro lavoro, quello che ci attende dopo l’approvazione della delibera, sarà quello di attrarre privati e gli altri Enti del Polo Turistico Locale per dare forma e contenuti ad un progetto complessivo di rilancio del turismo in questa area – dice l’assessore Francesca Napoli -. Ma la prima cosa da fare e chiedere una riperimetrazione diversa alla Regione Campania per non limitare le potenzialità della Piana del Sele che è un territorio certamente diverso da quello del Cilento, del Tanagro e del Vallo di Diano».
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