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Addio ad Antonio Carluccio, chef salernitano re della cucina italiana a Londra

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È scomparso a Londra, Antonio Carluccio, ambasciatore della cucina italiana in Inghilterra. Originario di Vietri sul Mare in provincia di Salerno, Antonio aveva 80 anni e una carriera consolidata, con venti libri di cucina, una popolare trasmissione televisiva sulla Bbc e una catena di ristoranti che porta il suo nome, i Carluccio’s Caffè, dove mangiar bene è una garanzia. Antonio è uno degli immigrati del dopoguerra: insieme famiglia si trasferì da giovane prima al nord, a Torino, e poi autonomamente in Germania, ad Amburgo. Da lì, nel 1975, Carluccio sbarcò in Gran Bretagna, dove ha trovato la sua fortuna.

Nel 1989 subentrò a Terence Conran come proprietario del Neal Street Restaurant e proprio lì insegnò l’arte della cucina italiana a un giovane inglese promettente, Jamie Oliver, oggi uno dei più affermati celebrity chef del Regno Unito. Quel ristorante ha poi chiuso nel 2006 ma nel frattempo, a partire dal 1991, Antonio e la moglie avevano aperto il primo Carluccio’s. Il successo fu grande e Antonio diede vita a una vera e propria catena di ristoranti, che hanno popolarizzato la buona gastronomia italiana e che al proprio interno hanno anche un emporio dove acquistare beni alimentari.

Ad accrescere la sua fama l’affermazione in TV, specialmente in qualità di co-conduttore, insieme all’amico Gennaro Contaldo, del programma televisivo “Two greedy Italians”, incentrato naturalmente sulla cucina italiana. Nel 1998 fu nominato commendatore della Repubblica italiana e dieci anni più tardi ha ricevuto un Order of British Empire (Obe), ambita onorificenza britannica, dalle mani della regina Elisabetta. A consacrare – in questo triste giorno – la stima di cui godeva, il fatto che la notizia della sua morte è stata data come “breaking news” dalla Bbc.

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