Dopo i saluti del Sindaco del Comune di Agropoli, Adamo Coppola, del consigliere delegato alle Politiche sociali del Comune di Agropoli, Vanna D’Arienzo e del Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, Alfonso Andria, seguiranno le relazioni di esperti sul tema.
L’onorevole Sabrina Capozzolo, componente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati relazionerà su “L’attuazione della Legge n.141/2005 sull’agricoltura sociale in Italia”; Carmela Bravaccio, Professore associato di Neuropsichiatria infantile presso l’Università degli Studi di Napoli – Federico II, tratterà il tema de “Le diverse abilità”.
Interverranno Italo Santangelo, Consulente Agronomo; Paolo Vassallo, Presidente Autism Aid onlus; Teresa Rio, Presidente Cilento4All. Le conclusioni saranno affidate a Franco Alfieri, capo della segreteria del Presidente della Regione Campania e consulente delegato ad Agricoltura, Caccia e Pesca. Il termine agricoltura sociale sta ad indicare l’insieme delle pratiche, anche differenti tra loro, realizzate a beneficio di persone o fasce della popolazione per le quali risulta carente l’offerta di servizi.
Si tratta, quindi, di attività e servizi che vengono progettati e realizzati in risposta a problematiche ed esigenze locali e specifiche, impiegando l’agricoltura e le risorse da essa traibili per promuovere azioni terapeutiche, educative, di inclusione sociale e lavorativa, e servizi utili per la vita quotidiana.
La conferenza, organizzata dall’Università degli Studi di Napoli Federico II – Dipartimento di Scienze mediche traslazionali, Autism Aid onlus, Cilento4all e Slow Food Cilento, patrocinata dalla Regione Campania e dal Comune di Agropoli, intende fare il punto sulle possibilità offerte a livello normativo, scientifico, tecnico ed organizzativo su un argomento di stretta attualità, qual è l’inserimento in agricoltura di persone con disturbi dello spettro autistico.
E’ dimostrato da ricerche autorevoli che percorsi qualificati e specifici di sviluppo delle competenze consentono a queste persone un grado di autonomia personale, sociale e lavorativa adeguata alla personalità di ognuno. In particolare, l’attività lavorativa in agricoltura, che permette ritmi e tempi diversificati, con il supporto di un tutor, favorisce l’inserimento della persona agevolandone l’inserimento sociale.