Uomini sotto il sole è la storia di tre palestinesi, due giovani ed un uomo più anziano, che cercano di fuggire dai campi profughi della Cisgiordania, quelli sorti dopo la perdita della Palestina nel 1948. Con la complicità di un autista, i tre proveranno ad entrare clandestinamente in Kuwait attraverso il terribile deserto iracheno, rinchiusi dentro un’autocisterna vuota.
Il romanzo, incredibilmente attuale, viene pubblicato per la prima volta in Italia dalla salernitana Edizioni Ripostes, con la traduzione della Camera D’Afflitto, nel 1984, quando l’Europa non era ancora diventata terra di approdo per le persone in fuga da guerre, fame e dittature. I migranti che, in cerca di migliori condizioni di vita, abbandonano la propria terra e i propri affetti accettando di sfidare la sorte; il popolo palestinese, oppresso dall’occupazione israeliana. Sono loro, oggi, gli “uomini sotto il sole”.
Scrittore, intellettuale e giornalista palestinese, Ghassan Kanafani creò e produsse alcuni dei più spettacolari manifesti della rivoluzione palestinese, combinando l’arte con la letteratura e l’informazione. Nato ad Acri, in Palestina, nel 1938, si rifugiò con la famiglia in Libano alla proclamazione dello stato di Israele, nel 1948. Dal 1969 direttore della rivista al-Hadaf, megafono del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina, Kanafani fu assassinato a Beirut nel 1972, a soli 36 anni.
La rassegna. Femminile palestinese, giunta quest’anno alla quarta edizione, continua l’analisi dello scenario contemporaneo in Palestina a 69 anni di occupazione dal 1948 ma, soprattutto, a 50 anni dalla “Guerra dei Sei Giorni”. In questa riflessione, il ruolo della donna è ancora una volta centrale per i percorsi culturali che sa attivare e per come sa ridisegnare e mettere in discussione i confini e le narrazioni dominanti. La rassegna è scandita dalla presenza di giornaliste, arabiste, registe, chef, studiose della cultura e della società palestinese.
La rassegna proseguirà con il corso di cucina popolare palestinese tenuto da Fidaa Ibrahim Abuhamdieh, chef e blogger, che si farà il 16 e il 17 novembre presso l’I.I.S.S. Santa Caterina da Siena-Amendola; il 2 marzo 2018, all’Università di Salerno, si svolgerà un convegno sul tema della libertà accademica con Ilan Pappe, professore di Storia dell’University of Exeter e Ruba Salih, docente di Antropologia alla SOAS University of London.
Il progetto è promosso dal Centro di Produzione Teatrale Casa del Contemporaneo con il partenariato di Regione Campania, Comune di Salerno, Università di Salerno, Museo MADRE – Museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli, Nena News Agency, Fondazione Salerno Contemporanea, Accademia di Belle Arti di Napoli, Università La Sapienza di Roma, Comunità palestinese Campania, Archivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico, Istituto Santa Caterina da Siena – Amendola. Il quotidiano Il Manifesto è media partner.