“Mi vede Massimo Mariotto, ds della Salernitana: faccio sei mesi là in B, dopo il ritiro estivo sono sempre titolare, poi becco la pubalgia. Fermo fino a gennaio poi, d’accordo con la società, torno a Verona in prestito, per giocare con continuità, in C2. Torno nel 2014, vinciamo il campionato di C1 e nel 2015 esordisco in B”.
Poi la chiamata del Crotone: “Avevo fatto bene, mi ha contattato personalmente il ds Ursino. Per me un’opportunità grandissima: sono del 1990, ero un “vecchio” per il mondo della Serie A. Si trattava di una sfida innanzitutto verso me stesso, poi volevo far capire che il lavoro paga, se fatto seriamente. In passato ho avuto momenti in cui ero tentato di mollare, per la fabbrica non riuscivo a rendere al massimo. Ma in fondo c’era sempre la speranza, sapevo di poter fare di più”.