A darne notizia il quotidiano La Città oggi in edicola. In pratica Salerno Sistemi aveva deciso di applicare, nel calcolare il consumo d’acqua relativo alle pertinenze degli immobili adibiti ad uso abitativo, una tariffa diversa da quella applicata a questi ultimi, «con un notevole aggravio di costi» per gli utenti, ed in contrasto con quanto disposto dallo stesso regolamento adottato dal Gestore unico dei servizi idrici integrati salernitani. La sentenza della Cassazione (pubblicata il 9 novembre scorso) potrà essere ora utilizzata dagli utenti per chiedere il rimborso delle somme pagate in eccedenza – almeno negli ultimi cinque anni
Fonte La Città
LA NOTA UFFICIALE DELLA SALERNO SISTEMI
Con sentenza n. 26511/2017, depositata il 9 novembre la Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva quanto già determinato dalla Corte d’Appello di Salerno con sentenza n. 437/2014, depositata in Cancelleria il giorno 30 Luglio 2014, con la quale si disponeva l’applicazione della tariffa ad uso domestico alle forniture idriche eseguite presso le pertinenze delle abitazioni da Salerno Sistemi S.p.A..
Sin dal mese di settembre 2014, al fine di dare compiuta esecuzione alla sentenza di Corte d’Appello, la società si è impegnata a recuperare gli atti di acquisto prodotti in sede di sottoscrizione del contratto e, nel caso in cui da questi si evincesse il vincolo di pertinenzialità, ha provveduto in automatico all’applicazione della tariffa per usi domestici alla fornitura idrica del locale pertinenziale. Al fine di accelerare lo svolgimento delle necessarie verifiche, gli utenti titolari di contratti di fornitura asserviti alle pertinenze dell’abitazione sono stati invitati a produrre, in via alternativa:
- copia dell’atto pubblico dal quale si evince che il bene oggetto di fornitura idrica è pertinenziale al bene principale;
- copia del contratto di locazione;
- copia della trascrizione catastale del vincolo di pertinenzialità al bene principale;
- dichiarazione sostitutiva ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000.
Per effetto della predetta sentenza di Corte d’Appello, i titolari di contratti di fornitura asserviti a pertinenze delle abitazioni hanno potuto chiedere, se non morosi, ovvero per la quota eventualmente eccedente la morosità, il rimborso dei maggiori oneri tariffari corrisposti nell’ultimo quinquennio.
Il rimborso della somma a credito, fatta salva la compensazione con eventuali importi dovuti, è avvenuta, fino a capienza, nelle tre fatturazioni successive alla istanza di richiesta per entrambe le utenze (principale e pertinenziale). Nel caso l’avente diritto al rimborso non fosse più titolare di contratti di fornitura idrica con la società Salerno Sistemi S.p.A., è stata data facoltà di richiedere il rimborso dell’eventuale somma a credito a mezzo assegno circolare o bonifico bancario.
Di quanto sopra specificato, l’utenza ha ricevuto comunicazione attraverso apposita informativa in bolletta e sul sito internet aziendale, www.salernosistemi.it; la società ha altresì provveduto a pubblicare a proprie spese il dispositivo della sentenza di Corte d’Appello sui quotidiani locali “Il Mattino – edizione Salerno” e “La Città”, invitando contestualmente gli utenti a visitare il sito aziendale per accedere alle informazioni relative alle modalità esecutive della predetta sentenza di Corte d’Appello. Entro il secondo semestre 2015 sono state evase tutte le richieste di rimborso.
Commenta