Realizzata tra il 1888 e il 1895 come una delle prime ferrovie secondarie, che collegava il territorio interno di tre regioni (Campania, Basilicata e Puglia), la Avellino-Rocchetta è stata oggetto nel 2016 di un procedimento di dichiarazione di interesse culturale da parte del MiBACT, supportato dal Dipartimento di Architettura della Federico II. Essa è pertanto la prima ferrovia italiana ad aver ottenuto questo importante riconoscimento, proponendosi anche come esperienza pilota per altre ferrovie storiche italiane.
Obiettivo della giornata, che vede tra i relatori politici, dirigenti del MiBACT, docenti universitari della Federico II e di altri Atenei campani, nonché enti locali e associazioni impegnate a vario titolo sul territorio irpino, è quello di presentare i risultati recentemente raggiunti per la tutela della ferrovia e sviluppare un dibattito ampio e multidisciplinare sulle prospettive per la sua valorizzazione.
A tal fine è prevista una tavola rotonda, che vedrà la presenza di diversi attori del territorio, per discutere della possibilità di un protocollo d’intesa tra la Regione, i Comuni, il MiBACT e l’Università, finalizzata alla valorizzazione sostenibile della linea e del suo territorio. Alla giornata di studi si accompagna anche una mostra, che raccoglie i disegni originali dei ponti, dei viadotti e delle gallerie realizzati lungo la linea, insieme ad alcune tesi di laurea e di specializzazione discusse in diversi Atenei italiani, inerenti la conservazione e il riuso della ferrovia.
Tra i numerosi relatori saranno presenti: Luigi Cantamessa (Direttore Fondazione FS italiane), Antimo Cesaro (Sottosegretario del MiBACT), Francesco Palumbo (Direttore Generale Turismo MiBACT), Fulvio Bonavitacola (Vice Presidente della Regione Campania), Rosa D’Amelio (Presidente del Consiglio Regionale della Campania), Claudia Cattani (RFI), Maria Utili (Segretario Regionale MiBACT Campania), Luigi Famiglietti (deputato), Mario Losasso (Direttore del Dipartimento di Architettura della “Federico II”), Massimo Osanna (Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei), Carlo De Vito (Presidente FS Sistemi Urbani), Vinicio Capossela (musicista e scrittore), nonché molti altri tra dirigenti, docenti, funzionari, rappresentanti di associazioni e Sindaci dei Comuni interessati.