Le parti sociali rilevano che sul Ruggi d’Aragona, purtroppo, si stanno ripercorrendo percorsi già negativamente sperimentati anche in tempi recenti con incomprensibili ed immotivati veti incrociati che sembrano finalizzati a scenari politici e personali più che alla concreta scelta di professionalità adeguate al ruolo di un manager sanitario che, nel caso specifico, deve operare ad ottimizzare, ai massimi livelli, esigenze assistenziali e formative.
A tal proposito, le organizzazioni sindacali, facendosi portavoce degli interessi collettivi, richiamano Regione ed Università a un confronto responsabile e fattivo tale da concordare in tempi brevissimi il nuovo assetto manageriale dell’Azienda di via San Leonardo.
“La vicenda legata al “Ruggi” ripropone il tema del controllo politico della sanità. La Cgil ritiene che sono anni ormai che, con provvedimenti cervellotici, si sta discreditando una struttura che vanta importanti livelli di eccellenza. Chiediamo con forza di riqualificare le strutture, coprire i vuoti in organico potenziare le attrezzature ma soprattutto che alla guida della azienda ci sia una personalità competente ed autorevole”, ha spiegato, Pasquale Addesso, segretario provinciale della Cgil Fp.
Critico anche Pietro Antonacchio, segretario generale della Cisl Fp Salerno: “Il dottore Nicola Cantone aveva positivamente avviato le basi per il nuovo assetto organizzativo dell’Azienda – atto aziendale ed adeguamenti strutturali e potenziamento degli organici – che ora rischiano un inevitabile arresto nella loro realizzazione.
Né l’incaricato pro tempore, il professore Nicola Silvestri, manager di esperienza e capacità, può, suo malgrado, continuare in maniera incisiva l’opera iniziata perché privo dei poteri straordinari necessari. Pertanto sarebbe opportuno, in attesa di concordare il nuovo assetto manageriale, affidare i pieni poteri al professore Silvestri per continuare l’opera risanatrice e di potenziamento in corso di realizzazione”.
Preoccupato, invece, Biagio Tomasco, segretario provinciale della Uil Fpl Salerno: “Quello che sta accadendo nell’azienda ospedaliera universitaria è sintomo di quelle che sono le attenzioni riservate dal governatore De Luca alla provincia di Salerno.
Il “Ruggi” rappresenta per l’intera provincia un punto di riferimento essenziale per le patologie ultra specialistiche e certamente non può rimanere così come in questo momento ovvero con un vertice decapitato. Riteniamo che la Regione debba gettare il cuore oltre l’ostacolo e determinare una volta per tutte quelle che sono le reti assistenziali che mettono al centro l’eccellenza rappresentata dall’ Azienda ospedaliera universitaria.
Contestualmente a tutto questo deve avvenire la realizzazione dell’Agenzia regionale per l’emergenza urgenza da cui discenderebbero senza ombra di dubbio le reti tempo dipendenti e assistenziali.
Non possiamo più permettere che la sanità salernitana venga messa alla berlina così come accade in questo momento l’Azienda ospedaliera universitaria e l’Asl Salerno devono intensificare i rapporti e concordare linee di azione comune a tutela della salute dei cittadini”.
Segretario Provinciale CGIL/FP
f.to Pasquale Addesso
Segretario Generale CISL/FP
f.to Pietro Antonacchio
Segretario Provinciale UIL/FPL
f.to Biagio Tomasco