Ieri il gup Vincenzo Pellegrino ha emesso la sentenza di condanna per 15 persone appartenenti all’associazione criminale specializzata soprattutto in racket ed estorsioni. A capo del gruppo criminale Biagio Giffoni, Paolo Maggio e Robero Benicchi.
Pene pesanti ma che assorbono altre precedenti condanne: a Roberto Benicchi sono stati inflitti 16 anni di reclusione in continuazione con altre sentenze; 21anni al capo clan Biagio Giffoni (sempre in continuazione); Paolo Maggio a 24 anni ed 8mesi (in continuazione); Lucia Noschese 18 anni (con la continuazione); 17 anni e 3 mesi a Carmine Viscido (in continuazione); 10 anni ciascuno a Mario Donnarumma, Pasqualino Garofalo e Massimiliano Testa (sempre in continuazione).
E, ancora, sempre in continuazione, Cosimo Melillo èstato condannato ad 8 anni e 2 mesi, Carmine Izzo ad 8anni così come Paolo Podeia; Gerardo Citro a 7 anni e 10mesi ed Antonio Piscopo a 5 anni e 2 mesi. E a 12 anni (sempre in continuazione) Sabino De Maio.
Sono stati assolti, invece, il dipendente comunale Franco Cataldo (difeso dall’avvocato Rocco Pecoraro), l’imprenditore Paladino Fasulo (difeso dall’avvocato Orazio Tedesco) e Valter Pagano (difeso dall’avvocato Francesco Rizzo).