Gli amanti del cinema avranno avuto un deja-vu nel leggerlo, notando l’omonimia col noto regista americano Francis Ford Coppola che, stando a quando riporta il quotidiano Il Mattino oggi in edicola, avrebbe invitato il giovane – tramite il suo studio legale – a ritirare i prodotti di classe 33 (bevande, precisamente vino di produzione italiana) perché il brand da lui scelto recherebbe pregiudizio a quello della nota star del cinema, The family Coppola, catena di resort e ristoranti dove vengono utilizzati prodotti italiani realizzati in California.
«È stata una sorpresa – ha spiegato Gennaro Eugenio Coppola al quotidiano partenopeo – ma non mi sono impressionato. Mi sono subito dato da fare per studiare la normativa e vedere il loro brand quali attività rappresenta. Ma proprio mentre preparavo la documentazione necessaria, mi è arrivata anche una lettera dell’amministratore della The family Coppola che mi ha lasciato ancora più interdetto».
Alla prima missiva, infatti, se ne è aggiunta un’altra, proveniente proprio dall’amministratore della controparte, all’interno della quale all’imprenditore veniva ribadito che aveva dieci giorni di tempo per eliminare il brand dal mercato perché «vista l’esistenza di un marchio uguale, gli veniva proibita la commercializzazione negli Stati Uniti» e perché «le ancestrali radici del sud Italia del regista non possono essere utilizzate per far cadere in errore la clientela».
Al danno si aggiunge anche la beffa: l’imprenditore 26enne è stato anche denunciato dalla Intellectual Property Office, con sede a Londra: ora rischia la sospensione della propria attività, anche se si è dichiarato pronto a difenderla, soprattutto per dimostrare il suo diritto ad importare nel mondo il vero Made in Italy.
Per il giovane, dall’Italia, sono arrivati immediatamente messaggi di solidarietà. È il caso del consigliere comunale di Battipaglia Giuseppe Salvatore: «Sono vicino al mio amico Gennaro Eugenio Coppola – ha scritto in un post su Facebook – un giovane imprenditore battipagliese bloccato da una lobby Americana del famoso regista Francis Ford Coppola per l’uso “improprio” del suo cognome e delle sue radici. La sua azienda, promotrice di cibi italiani e stile italiano, esporta in tutto il mondo i cibi della nostra tradizione e delle nostre aziende radicate sul territorio da oltre un secolo. #CoppolasiamoNOI».
Fonte Occhio di Salerno