In testa, figura proprio la Lega nazionale Dilettanti di Cosimo Sibilia, che da sola pesa il 34% dell’elettorato calcistico. Subito dopo, viene l’Associazione italiana calciatori con il 20% dei voti. Assieme alla Lega Pro di Gabriele Gravina, che vale il 17%, l’Aic si colloca nell’ala di opposizione alla presidenza di Carlo Tavecchio.
Il valore complessivo dei voti della sola Lega Pro è bilanciato dalle due massime leghe professionistiche, la Lega di A (12%) e quella di B (5%). L’arco consiliare si completa con l’Associazione italiana allenatori (Aiac), che vale il 10% della rappresentatività e con l’Associazione italiana arbitri (Aia) forte del 2%.
Allo stato attuale, Tavecchio godrebbe del 10% dell’Aiac e del 2% dell’Aia, condizionale d’obbligo anche per il 34% della Lega Dilettanti, che ha votato compatta per Tavecchio alle ultime elezioni ma il cui orientamento attuale uscirà solo domani dopo il consiglio direttivo. All’opposizione, Aic e forse Lega Pro costituiscono un 37% potenzialmente contrario all’attuale governance, mentre resta in sospeso il 12% della A commissariata e il 5% della B che andrà al voto solo giovedì.
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