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Battipaglia: impianto di compostaggio, documento Cgil-Cisl-Uil

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La realizzazione degli impianti di compostaggio rappresenta una attività indispensabile per le comunità, al fine di incentivare e incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti, e conseguentemente, di procedere allo smaltimento in loco della frazione umida.

Si evita, in tal modo, di attivare costose operazioni di trasferimento dei rifiuti organici in strutture situate spesso in territori extraregionali con un aggravio di costi a carico dell’intera popolazione per le spese di trasporto effettuate da “soggetti” non sempre chiari.

Per scongiurare tali conseguenze è stato pensato e predisposto il Piano Regionale dei rifiuti, condiviso e sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil Regionali, e che punta alla realizzazione di n. 6(?) impianti nell’ambito del territorio campano.

Nel citato piano, inoltre, si è convenuto di privilegiare, per la realizzazione di tali impianti, le aree dove sono collocate strutture di conferimento dei rifiuti indifferenziati, ciò per consentire una riduzione della filiera del Ciclo Integrale per il trattamento dei rifiuti. A tal fine a Noi sembra del tutto appropriata l’allocazione in Area Industriale coerentemente con la natura del Ciclo.

È in tale ottica che si è individuato, presso il centro di Trattamento Meccanico Biologico di Via Bosco II, ex STIR di Battipaglia, uno dei punti strategici dove collocare uno degli impianti di compostaggio progettati dalla Regione Campania.

Cgil, Cisl e Uil di Salerno, pur ribadendo la validità del Piano Regionale, non possono, tuttavia, ignorare il persistere dei miasmi che quotidianamente interessano l’area urbana di Battipaglia e che ha determinato un allarme sociale tra la popolazione, sfociata in due manifestazioni che pongono al centro delle rivendicazioni i temi ambientali, e che individuano nella realizzazione del citato impianto di compostaggio un ulteriore aggravamento della civile convivenza.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali in primis, pertanto, si impegnano a chiedere alla Regione Campania, prima di procedere alla realizzazione della struttura produttiva:

  1. un monitoraggio puntuale del territorio ricadente nel comune di Battipaglia e in quello limitrofo, per individuare tutte le attività, pubbliche e private, operanti nel settore del trattamento dei rifiuti, per verificare i relativi livelli di sicurezza, igiene e salubrità.
  2. uno studio su una ipotesi di fattibilità di razionalizzazione e adeguamento del Piano Regionale, alla luce delle risultanze derivate dal predetto monitoraggio;
  3. un adeguamento della viabilità concernete l’area ricadente nel territorio interessato alla realizzazione dell’impianto di compostaggio;
  4. una intensificazione dell’azione di tutti gli organi preposti al controllo.

Fin d’ora si chiede che le Organizzazioni Sindacali vengano convocate alle riunioni del tavolo tecnico per affrontare le problematiche ambientali, istituito presso il comune di Battipaglia.

Alla luce di quanto evidenziato nel presente documento, Cgil Cisl e Uil di Salerno rappresentano

la necessità di realizzare il sito di compostaggio come previsto dal piano, ma alle condizioni di salubrità, sicurezza ed igiene del sito individuato.

Qualora la Regione non dovesse ascoltare le giuste rivendicazioni dei cittadini, dei lavoratori impegnati nel Ciclo e dalle OO.SS. saranno promosse, nelle forme proprie, azioni di lotta a sostegno della vertenza.

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