«Con questo sportello portiamo a compimento un percorso di recupero della legalità e di sostegno alle vittime dei soprusi e delle violenze che abbiamo messo in campo fin dall’inizio del nostro mandato amministrativo – ha sottolineato il sindaco di Eboli, Massimo Cariello -.
E’ una grande soddisfazione anche che riusciamo a sostenere quest’ultimo progetto attraverso la gestione di uno dei beni confiscati alla criminalità, un altro dei vanti della nostra città che sa mettere a disposizione della comunità e del disagio i beni confiscati. Un progetto realizzato anche grazie alla fattiva collaborazione di un consigliere comunale, Giancarlo Presutto, che ha speso ogni energia per questo sportello».
Mons. Moretti si è detto felice dell’iniziativa: «Individualmente non si va da nessuna parte, la condivisione e il rispetto dell’altro sono alla base della costruzione del vivere civile. Per evitare casi estremi occorre che la comunità guardi al suo interno, partendo dalle famiglie, perché sono il tassello indispensabile per costruire una società migliore».
Lo sportello prende le mosse da un progetto dell’associazione Emergenza Legalità, il cui presidente, Luigi Frezzato, non ha risparmiato rilievi al sistema bancario: «Se gli istituti rifiutano il credito e se il sistema di accesso non viene modificato, avremo sempre più casi di chi si ritrova costretto a rivolgersi al credito parallelo controllato dalla criminalità, specie in un momento di difficoltà economica come questo».
Lo sportello metterà a disposizione legali specializzati nei diversi settori, come ha spiegato la referente, Eleonora Mele, che sarà l’interfaccia per quanti si rivolgeranno alla nuova struttura.
Un avamposto che tornerà utile anche alle attività delle forze dell’ordine, questa mattina rappresentate all’inaugurazione, a cominciare dal comandante della compagnia dei carabinieri di Eboli, il capitano Luca Geminale, che ha preso la parola in rappresentanza di tutti. Si è invece complimentato per l’iniziativa il Commissario Antiracket della Campania, Franco Malvano: «C’è una grande vivacità nel contrasto all’illegalità nella provincia di Salerno ed oggi vedo con piacere che Eboli ha fatto un salto in avanti nelle iniziative contro la criminalità.
Sono azioni importanti, perché il silenzio è figlio della paura, ma se le vittime sanno di potere contare su chi li possa accompagnare alla denuncia, materialmente e psicologicamente, l’illegalità sommersa è destinata ad emergere e sempre più potremo contrastarla».