“Le sigle scioperanti sono tre su cinque presenti in azienda e non rappresentano la maggioranza dei lavoratori”, ha detto Antonello Vassallo, delegato provinciale della Fit Cisl. “Come si può notare dai documenti della procedura di raffreddamento viene inserita la questione della sicurezza del personale dopo l’aggressione subita da un’autista della Sita Sud Campania. Questo si è fatto solo per dare peso ad una procedura che si è rilevata fallimentare per le tre sigle sindacali. L’incontro in prefettura è avvenuto molti giorni fa con esito negativo”.
A pensarla così è anche Ezio Monetta, segretario generale della Fit Cisl Salerno. “Sono perplesso e amareggiato per l’atteggiamento avuto da questi rappresentanti dei lavoratori in occasione dell’aggressione all’amico e autista S.A., delegato Cisl che ha rischiato la vita per compiere il suo dovere”, ha spiegato.
“In questi momenti i sindacati, come sta avvenendo a livello regionale e nazionale, si uniscono e cercano le possibili soluzioni da mettere in campi, cosa che a Salerno non succede con azioni equivoche. Abbiamo chiesto un incontro in azienda e abbiamo sollevato il problema a un livello superiore regionale e nazionale per fare in modo che questi episodi non si ripetano più”.
LA REPLICA DI FILT CGIL UILT UGLT
Leggendo le dichiarazioni di questi rappresentanti sindacali della fit cisl riguardo allo sciopero che si terrà venerdì p.v. alla sita sud, ci è sembrato di trovarci al cospetto di dirigenti aziendali piuttosto che sindacali.
In realtà, gia’ da qualche giorno a questa parte, stiamo assitendo ad una sorta di caccia alle streghe e ad un maldestro ed irrispettoso tentativo di delegittimare con metodi al quanto discutibili uno sciopero legittimo sulle cui motivazioni stiamo invece registrando un consenso trasversale da parte dei lavoratori. Non vorremmo che sia questo il vero motivo di certe prese di posizione e che siano loro a voler strumentalizzare certi argomenti.
Seg. Prov.li Salerno
FILT CGIL UILT UGLT