“La nostra contrarietà l’abbiamo sempre accompagnata con la richiesta della NON obbligatorietà dell’alternanza scuola lavoro, certi e severi controlli etici sulle aziende e l’applicazione dei diritti dello Statuto delle studentesse e degli studenti. È per noi inammissibile – si legge – che si trasferiscano centinaia di ore dalla formazione, al lavoro gratuito. Che si obblighino gli studenti a spostarsi dalle scuole alle aziende (dalle quali intanto si licenziano i lavoratori), immettendo nei fatti nel mercato del lavoro un milione e mezzo (dicasi 1.500.000) di persone che forniscono manodopera gratuita”.
“Formazione per noi è una parola che ha un significato specifico e importante per la vita di tutti, ovvero quello di formare a 360° la futura classe dirigente del nostro paese approcciandola con la costruzione di un pensiero critico. Visione che oggi viene totalmente distorta dal pensare che la formazione sia esclusivamente un allenamento al lavoro gratuito e precario, per di più, obbligatorio per accedere all’esame di maturità. Un’imposizione padronale da svolgere nelle grandi catene da EatItaly a Zara attraversando i McDonald’s ecc”.
“Senza dignità non ci sono diritti, senza diritti non c’è dignità! Per noi non è dignitoso alimentare, tramite lo sfruttamento padronale dell’alternanza scuola, una guerra tra poveri, tra ultimi e penultimi, tra padri e figli. Per noi non è dignitoso che si inneschi un conflitto tra generazioni sempre più precarie e ulteriormente alimentate dalla riforma delle pensioni ed al Jobs Act. Per noi non è dignitoso ogni giorno vivere in scuole non costruite intorno allo studente e fatiscenti. Vogliamo diritti!”
ORGANIZZATORI: Collettivo Studentesco “Studenti Ribelli”, Giovani Comuniste\i – Salerno, Liceo Publio Virgilio Marone, ITIS Galileo Galilei, Liceo Bonaventura Rescigno.