La vicenda giudiziaria ha avuto inizio nel maggio del 2014, dopo la denuncia presentata da una società fallita. Gli stessi funzionari bancari, tramite i rispettivi avvocati, avevano richiesto il rito abbreviato, certi di poter dimostrare la propria innocenza.
I dipendenti bancari dovevano rispondere dell’accusa di avere applicato, tra il 2001 e il 2010, il tasso effettivo globale (Teg) superiore alla soglia fissata dai decreti ministeriali.
“Il tempo è galantuomo – è il commento del presidente della Banca del Cilento Pasquale Lucibello – e lo dimostra il fatto che finalmente è stato appurato che i dipendenti ingiustamente accusati avevano operato correttamente”.
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