Il momento storico assai particolare che vede protagonisti tutti noi, con vecchie e nuove generazioni sempre più impegnate dall’immediatezza dei flash forniti dai social network e dall’incapacità di agire/reagire secondo coscienza anche quando in gioco c’è la dignità di uno o più esseri umani, non ci consente di fare troppi giri di parole per esprimere in modo esaustivo il ribrezzo che crea la notizia di un omicidio.
In Italia, soltanto nel 2017, si sono registrati 87 casi di femminicidio, ma non è il numero che conta: la civiltà con cui siamo abituati a confrontarci ci negherebbe un sospiro di sollievo anche se di caso ce ne fosse stato 1 negli ultimi 5 anni.
La vera sconfitta sta nell’osservare con inettitudine quanto sia poco influente anche la scelta coraggiosa di una donna nel denunciare casi di violenza e/o molestia: tantissimi sono i casi registrati in cui una serie infinita di denunce non risultano comunque sufficienti per salvaguardare l’incolumità e la dignità di chi subisce, costringendo le vittime a restare tali. Su questo bisogna ancora lavorare tanto, e più di tutto accelerare i tempi evitando che sterili visioni populiste abbiano la meglio anche su argomenti di tale delicatezza ed importanza.
La donna non può essere “vittima a tempo indeterminato”, ed è per questo che Rocco Scarano, di Salerno, ha voluto esprimere con musica e parole la sua sensibilità sull’argomento. “Il mostro nascosto” è il titolo del pezzo creato dal giovane compagno che da oggi girerà sui social per sostenere la campagna già avviata dal PSI, “Ti amo da morire”, dedicata al medesimo tema.
Il link per il video è il seguente: https://www.facebook.com/fgssalerno/videos/973218139485647/
Far parte della nostra Federazione giovanile vuol dire fare “palestra” per la vita politica, ed avere spazio a 360° per esprimere al meglio i propri pensieri e contribuire alla realizzazione di proposte che riguardino tutti i temi possibili. Rocco, già bravo a trattenere le compagne ed i compagni durante le nostre raccolte di beni di prima necessità, ha voluto riprodurre in musica il suo pensiero. Perché parlare dei dati sul femminicidio non sia più una “nota stonata” nelle statistiche.
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