Tante, invece, sono state le occasioni avute dai padroni di casa per rimettere in equilibrio la gara, dapprima con Danilo Spisso che trova l’opposizione del portiere per ben due volte; poi, all’ottavo minuto, è una decisione arbitrale a togliere la gioia del gol all’Alma, con il direttore di gara che ha ritenuto che il pallone battuto a rete da Mastrangelo, dopo aver colpito la traversa, non fosse entrato in porta.
La squadra salernitana non si scoraggia e prosegue il suo assedio, con Salas protagonista di due tentativi, prima con un colpo di testa che si ferma sull’esterno della rete e poi con un tiro parato dall’estremo difensore avversario.
Al 10’ gli sforzi dei granata vengono premiati ed è proprio il paraguaiano Salas a firmare il gol dell’1 a 1. All’Alma bastano pochi secondi e una sassata di Davì su punizione per portarsi in vantaggio.
Nella seconda parte della prima frazione di gioco, la squadra di casa fa bella mostra della sua qualità, aggredendo gli spazi e costruendo azioni da gol: una di queste è concretizzata da Spisso con una gran rete dalla destra che porta l’Alma sul 3 a 1 al 14’. Il triplo vantaggio arriva ancora con Salas che, dopo un’iniziativa solitaria, spara a rete non lasciando scampo al portiere del Lausdomini.
I partenopei provano a farsi rivedere dalle parti di Amoruso ma senza successo mentre è ancora l’Alma ad avere più di una possibilità di portarsi sul 5 a 1.
Dopo un primo tempo di puro spettacolo, la seconda frazione di gioco si apre con il Lausdomini che cerca, piuttosto timidamente, di accorciare le distanze. Sono, però, ancora i salernitani a trovare la via del gol al quarto minuto con Renè Villalba, alla seconda rete in due partite. All’8 minuto è Mastrangelo a dare l’illusione del gol, con un tiro che si spegne di poco a lato.
Un secondo tempo nel quale l’Alma Salerno amministra, in buona sostanza, l’ampio vantaggio, non disdegnando pericolose incursioni verso la porta avversaria, come accaduto con il tentativo in acrobazia di Spisso, finito poco sopra la traversa.
Il Lausdomini tenta anche la carta del portiere di movimento, a 5 minuti dalla fine, per restare aggrappato agli incontenibili avversari, riuscendo anche a sfiorare il 5 a 2.
Al 17esimo minuto è ancora Cholo Salas a salire in cattedra e a segnare il definitivo 6 a 1. Spazio anche per un ultimo sussulto del Lausdomini che colpisce la traversa.
A due secondi dalla fine, attimi di tensione a causa delle proteste, in seguito ad una decisione degli arbitri, dei tifosi del Marigliano che si sono rivolti, con fare minaccioso, dapprima ai giocatori in campo, per poi iniziare una lite con alcuni giovani tifosi dell’Alma Salerno. Tornata la calma, c’è stato il tempo solo per il fischio finale.
L’Alma inanella, così, il settimo risultato utile consecutivo in questo campionato e si porta a 16 punti in classifica, in attesa dell’importante trasferta della prossima settimana sul campo del Polignano.
«L’inizio non è stato brillantissimo – ha dichiarato mister Antonio Pannullo che, insieme a Fabio Di Giacomo, guida la squadra – Abbiamo subito il gol ma poi ci siamo ripresi. Quella avversaria è un’ottima squadra e, infatti, temevamo i loro contropiedi e le loro giocate. Tutto sommato abbiamo giocato la gara che dovevamo, con pressione alta e gioco di squadra». «Da lunedì avremo anche Walter Villalba a disposizione – ha proseguito Pannullo –. La trasferta a Polignano non sarà una passeggiata: la Puglia è una terra ricca di tradizione di calcio a 5. Andremo là a fare la nostra partita e poi vedremo come è andata».
«Abbiamo avuto un approccio diverso, più molle, più blando rispetto a quello di Coppa con il Salinis – ha, invece, commentato il presidente dell’Alma Salerno, Marco Bianchini – La squadra è stata però brava a non perdere la bussola: ci ha messo la grinta, l’ardore. Complimenti anche al tecnico Di Giacomo che è riuscito a gestire bene la situazione, perché dopo i primi cinque minuti abbiamo ripreso il pallino del gioco in mano e non l’abbiamo mollato fino alla fine. Era una partita molto dura e lo sapevamo, con qualche punta di veleno da parte di qualche ex.
Mi dispiace solo per quello che è capitato alla fine – commenta, amareggiato, Bianchini – Perché non è possibile che sugli spalti venga qualche tifoso della squadra avversaria a minacciare i nostri tesserati in campo. Questo è inaccettabile e intollerabile e non mi stancherò mai di denunciarlo, anche se qualcuno mi censura, perché questa è la verità. Non possiamo consentire a nessuno di venire a minacciare, chiunque esso sia e dovunque sia, in particolare in casa nostra».
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