Su 133 attività commerciali sono 72 quelle gestite da persone che non sono della città, solo 61 sono salernitani”.
Così in una nota i giovani di Forza Italia, Davide Scermino, Gerardo Tafuri, Antonella Gatti, Valentina Rizzo, Carla Vicinanza ed Alessia Peruzzi e Michele Romaniello di ‘Andare Avanti’. L’iniziativa, di incontro dei commercianti, proseguirà in tutta la città. “Abbiamo interrogato tutti, da Portanova alla stazione. Le attività storiche – dicono – di Salerno chiudono tutte, perché il territorio è invaso. Per le tasse alte e perché la logica dei grandi centri commerciali distrugge le attività storiche”.
“Nell’epoca della globalizzazione è necessario aprisi, condividere le migliori esperienze. Salerno si è consegnata ad interessi pochi chiari, non è globalizzazione. Questo è mercato drogato”.
“Serve un piano per rilanciare il commercio, per tutelare le attività che, negli anni, hanno fatto crescere Salerno, la tradizione di grandi famiglie. Non bastano le luci, che fanno anche danni, non servono misure spot, serve un piano serio. Adesso, prima che i salernitani dicano definitivamente addio al cuore della città. Di questo passo sarà il deserto”.
“I commercianti soffrono e l’Amministrazione comunale li ha abbandonati, serve agire” dice l’avvocato Rosita Orlando che per Forza Italia Salerno segue anche le questione commercio.
“Anche sugli ambulanti- sottolinea – servono controlli più seri. È tutta concorrenza sleale”.
“Non bastano le luci” dice Gaetano Amatruda, vice coordinatore provinciale di Forza Italia. “Questa amministrazione è nemica dei salernitani.
Penalizza gli storici, quelle attività che hanno dato lustro alla città, favorisce le grandi catene e tutto senza un piano serio. Si convochi una grande assemblea con i commercianti, con le categorie. Una discussione libera individui problemi e soluzioni. Il Comune si apra prima che sia troppo tardi. I danni contro Salerno sono ormai evidenti”.