Nel corso della discussione su variazioni di bilancio il Governatore ha affermato: “Un errore grave non ripulire politicamente il bilancio. E’ vero che chi c’era prima di noi ha ereditato un disastro, figlio degli anni ’90 – ha affermato – Esempio ne è la questione della sanità, commissariata nel 2009, è inutile nasconderci dietro a un dito”. “Così come è vero che questa eredità – ha aggiunto – ha pesato indubbiamente”. “Abbiamo deciso di perdere simpatie e consensi per non lasciare, a chi verrà dopo, problemi ed emergenze”.
“Abbiamo ripulito il bilancio da entrate non rendicontate – ha proseguito – una decisione politica nostra che io rivendico. E’ vero che è cambiato il sistema della contabilità, questo ha creato obblighi diversi, ma la vera emergenza era questa, non aver fatto i conti con consuntivi, aver amministrato sulla base di bilanci previsionali senza dire quanto delle entrate previste erano entrate davvero ha determinato un accumulo disavanzo che paghiamo noi oggi”. L’ultimo dei miei problemi è il chi, il prima, il dove e il dove sono stati creati questi disavanzi – ha concluso De Luca – L’unica condizione è essere persone serie, fare pulizia definitivamente nel bilancio della Regione. Stiamo sputando sangue”.
Il Presidente poi è stato caustico: “Se non cambia legislazione la Regione chiude”
“Il problema è strappare al Governo centrale la possibilità di spalmare il debito in vent’anni”. “Stiamo lavorando in queste ore – ha affermato – o per meglio dire in queste notti”. “Se rimane questa legislazione – ha sottolineato – se resta l’obbligo del ripiano in tre anni, chiudiamo la Regione”. “Serve serenità e non capri espiatori – ha aggiunto – dobbiamo affermare le nostre scelte e dire quello che ognuno ha fatto”. “Ma se non passa l’emendamento in Parlamento diventa impossibile gestire la Campania, mi auguro che Governo e Ministero dell’Economia non vogliano assumersi questa responsabilità”.