“Riteniamo sconsiderato il gesto della maggioranza che in Consiglio regionale ha respinto la mozione del Movimento 5 Stelle, rigettando di fatto la richiesta della comunità civile di bloccare l’ampliamento dell’impianto di compostaggio nello Stir di Battipaglia”. Lo sottolinea il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Michele Cammarano. “Domani – annuncia Cammarano – ci sarà un nuovo banco di prova, con un’audizione in Commissione ambiente alla quale prenderanno parte i sindaci della Piana del Sele. In quella sede ribadiremo la necessità di dar voce ai territori che subiscono da decenni vessazioni senza che nessuno ponga rimedio con l’augurio di arrivare ad una soluzione condivisa. Abbiamo una regione intera costellata da impiantistiche con gravi problemi di gestione. De Luca ci vuole convincere che il carico ambientale degli impianti nella Piana del Sele non avrà ripercussioni sui comparti economici e sull’agricoltura”.
“Non stiamo discutendo – aggiunge il consigliere M5S – della bontà del singolo impianto di compostaggio, che tra l’altro noi di M5S sosteniamo come metodologia per la chiusura del ciclo dei rifiuti, ma discutiamo le responsabilità politiche. De Luca sostiene che i miasmi non vengono da Battipaglia ma dagli impianti di Eboli, eppure l’Arpac lo sconfessa con sopralluogo del 2 agosto 2017 e nella relazione tecnica definisce la situazione dell’impianto “critica dal punto di vista della possibilità di controllo degli odori”.
“E’ stato attestato – conclude Cammarano – il cattivo funzionamento dell’impianto di digestione anaerobica che non obbedisce alle finalità per le quali è stato progettato, nello specifico non recupera materia, producendo compost, e non produce biogas. Un’anomalia motivo di onerosi extra costi nella gestione dell’impianto, provocati da una transitoria carenza di qualità della raccolta differenziata. L’Anac sottolinea che emerge l’assenza di una gestione adeguatamente coordinata del ciclo dei rifiuti. La Salerno Pulita, società in house providing del Comune, che gestisce la raccolta e il trasporto dei rifiuti ha manifestato di non essere a conoscenza della problematica gravante sulla cattiva qualità del rifiuto organico raccolto”.
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