A sollecitare, con urgenza gli interventi di messa in sicurezza, è il condomino di via Ligea – Benedetto Croce che da anni è interessato da sollecitazioni strutturali e gravi fenomeni di infiltrazione d’acqua.
Della vicenda sono a conoscenza anche i Vigili del Fuoco che, a quanto pare, dopo sopralluoghi, avrebbero redatto anche verbali inviati sempre all’attenzione dell’amministrazione comunale. Ma ad oggi pare che nulla sia stato fatto, se non interventi che poco hanno ridotto i problemi, sia in termini di traffico che di manutenzione dell’arteria.
«L’assoluta mancanza di regolamentazione del traffico – scrivono i condomini – provoca molto spesso il contemporaneo transito sulle campate, nei due sensi di marcia, di veicoli in colonnati, che con i loro carichi di containers e bobine di acciaio (che talvolta sfiorano anche le 40 tonnellate) gravano in maniera concentrata e statica sul viadotto.
Ad accrescere la situazione di pericolo va, anche, segnalato che a causa delle acque piovane (particolarmente copiose nel periodo invernale e non adeguatamente incanalate) si sta progressivamente deteriorando la struttura del viadotto, con ulteriore pregiudizio per il sottostante fabbricato, che presenta evidenti lesioni».
Ed ancora: «In particolare, sul viadotto, nel tratto che sovrasta l’edificio condominiale, vi è nella corsia di marcia a salire un riquadro di cemento presumibilmente a chiusura di un pozzetto di ispezione che a causa del passaggio quasi ininterrotto di automezzi pesanti provenienti dal porto risulta gravemente disconnesso ed avvallato con inevitabili ripercussioni sul fabbricato sia per il rumore avvertito a qualunque ora del giorno e della notte sia per le vibrazioni propagate.
Tale avvallamento, in occasione delle piogge, assume la funzione di vero e proprio tombino, per cui buona parte delle acque meteoriche che scorrono copiose sulla sede stradale si riversa al suo interno, interessando tutte le strutture sottostanti e pregiudicando la sicurezza del viadotto.
La conseguente caduta di acqua, oltre ad interessare il fabbricato condominiale, si riversa in maniera concentrata anche su una porzione di montagnola posta sul lato occidentale, la cui natura franosa costituisce ulteriore fonte di pericolo per la pubblica incolumità potendo determinarsi l’improvviso distacco di materiale».
Fonte Le Cronache articolo di Andrea Pellegrino
Bisogna finire le gallerie il prima possibile per poi procedere ad abbattere il viadotto nel tratto Olivieri\Ligea. Solo allora si potra’ avere la sicurezza di tutta l’area, oltre che il ritorno ad un aspetto dignitoso dell’intera area urbana e portuale!!! Altro…son chiacchiere….
Situazione veramente preoccupante se abbinata alla notizia che il cantiere della Porta Ovest è posto in vendita; quindi i lavori sono fermi e, se va bene, finiranno fra tre anni.
Nella malaugurata ipotesi che le precarie condizioni del viadotto Gatto, come descritte dalla denuncia di alcuni abitanti delle palazzine sottostanti, dovessero imporre l’interruzione del transito sullo stesso, c’è un piano alternativo per la movimentazione delle merci da e per il porto, oppure si porrà una diga all’imboccatura del porto stesso fermandone l’attività?
si provvederà dopo che succede qualcosa di serio:è la prassi italiana.
… le luci vi fanno paura, il torrente vi fa paura, il lungomare vi fa paura, gli alberi vi fanno paura.
La spazzatura sta meglio per strada ma non sotto casa mia e pertanto no all’impianto di compostaggio.
Poi lamentano Salerno 87-esima. E’ la qualità della gente che fa la classifica non Salerno.
Hi che secciatori sta gente!
Ha ragione l’autore di quest’ultimo commento.
L’opposizione, a prescindere, verso ogni realizzazione, qualunque sia la natura dell’intervento, porta solo alla paralisi a cui sembra associarsi il piacere sadico di vedersi sorpassati nel confronto con altre realtà.
Rientra nella categoria delle opere rifiutate quella che, se da tempo individuata e quindi realizzata, avrebbe costituito una valida alternativa al viadotto Gatto, croce e … delizia dei salernitani. E cioè una via di transito stradale e ferroviaria realizzata in galleria ma con caratteristiche e orientamento diversi dalla Porta Ovest, il cui avanzamento costruttivo continua a mantenere in forte “suspense” quanti sono interessati a vederla completata e agibile.