“Se scrivi, se fai un servizio, se fai un video, sei libero di farlo senza censure preventive – ha spiegato – e ne sei responsabile. Questo è un punto criticità perché tutti pensano di fare quello che vogliono e nessuno ne risponde, tranne gli amministratori pubblici”. De Luca fa l’esempio della Gran Bretagna, dove, dice: “La libertà è totale, ma quando c’è violazione della privacy di una regola o una finta verità si paga, non 20 euro di multa, ma vieni espulso da quel mondo”.
“Quando registri di nascosto cose che non intendo dire nell’intervista e le dico perché siamo in un clima colloquiale, ma poi le pubblichi tu devi pagare, devi risponderne”. “La Rete è diventata uno strumento per falsare la vita democratica – ha aggiunto – Bisognerebbe non leggere ciò che si scrive in rete, nella maggioranza dei casi, quando la polemica è politica, quelle notizie sono false”. “Un titolo ripetuto divieti volte e diventa verità ciò che è falso – ha concluso – un pericolo quotidiano nella vita del nostro Paese”.