Il Governatore spiega che sono stati recuperati “170 milioni per l’edilizia sanitaria, fermi da 2012 perché mancava il piano, altri 300 milioni da un fondo di premiati nazionale che viene dato alle Regioni che rispondono ad alcuni criteri”. “Avendo messo ordine – ha detto De Luca – abbiamo recuperato soldi del 2014″. Prima di parlare del piano che ha ottenuto l’ok romano, De Luca ha ricordato che il precedente atto “era relativo a settembre 2010, della precedente Giunta regionale con i precedenti commissario e sub commissario, il Piano Morlacco, che prevedeva chiusura ospedali”.
“Il nuovo piano prevede un incremento di 1637 posti letto – ha spiegato – A Caserta, la più penalizzata, 604; a Napoli 966; a Salerno 254. Recuperiamo ospedali destinati a chiusura: Incurabili, Ascalesi, Loreto mare, San Felice a Cancello. Un altro aspetto sono i pronto soccorso: quello dell’Azienda dei Colli, quelli di Scafati ed Agropoli che erano chiusi, Ravello, Maddaloni, Boscotrecase, Rocca d’Evandro”. De Luca ha fatto sapere che è stata ottenuta anche una deroga per gli ospedali delle isole di Capri, Ischia e Procida e per quelli della fascia costiera.