Contro la squadra di Breda dovrà arrivare il riscatto perché due sconfitte di fila sono più di un campanello d’allarme e, si sa, tre indizi farebbero una prova: la Salernitana deve scacciare i fantasmi della crisi, riscattarsi e, prima di tutto, ritrovarsi dopo due prestazioni deludenti. Ad oggi la classifica dice che la Salernitana è a metà strada dai play off ma anche a metà strada dalla zona rossa. Bisogna ritrovare grinta e fame, per dirla alla Lotito senza più crogolarsi nei 12 risultati utili consecutivi che ad oggi rappresentano il passato.
Il presente è fatto di incognite e interrogativi. Qual è il modulo più appropriato alla luce dei rientri dagli infortuni, quali sono i calciatori più in forma, giusto o sbagliato ipotizzare un avvicendamento tra i pali con l’impiego di Adamonis al posto di Radunovic? Quesiti ai quali Bollini proverà a dare risposte in questi giorni che ci separano dalla sfida con il Perugia. Fondamentali le prossime quattro partite per chiudere nel migliore dei modi il girone d’andata e strappare qualche vittoria in più all’Arechi.
In otto gare nell’impianto di via Allende, due soli successi davanti al proprio pubblico contro Spezia ed Empoli. C’è bisogno della Salernitana tutta grinta e carattere delle passate giornate sveglia fin da subito e non solo dopo aver preso il gol. I gol subiti sono un altro campanello d’allarme su cui il mister deve trovare un adeguato rimedio. Quattro partite al termine che saranno quattro esami di maturità per tutti: squadra e staff tecnico. 360 minuti che segneranno il destino di molti calciatori ma anche quello della Salernitana in questo campionato.
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