“Penso – spiega il governatore campano – che dobbiamo essere un Paese serio. Prima di partire per un’opera bisogna ascoltare tutti e ovviamente consentire livelli di partecipazione ma una volta che si è deciso, nelle istituzioni democratiche, si va avanti.
Non è che ogni opera deve diventare un calvario perché così non rilanciamo l’economia, non cresce il lavoro, crescono solo le vicende giudiziarie che paralizzano l’ Italia. Noi ci mettiamo il triplo del tempo che in Francia e Germania per realizzare un’opera di trasformazione urbana”.
“Così – osserva De Luca – in una competizione mondiale l’ Italia è fuori. Già oggi abbiamo il fiato sul collo di paesi concorrenti ma saremo scavalcati da Canada, Sud Corea, Turchia, Messico, paesi emergenti che corrono. L’Italia deve capire che la competizione mondiale è spietata, dobbiamo accelerare nei processi di investimento e sviluppo”.