Confermata la condanna per sfruttamento della prostituzione minorile. Sconto in Appello per l’uomo di origini sarde che faceva prostituire la fidanzata di Cetara, all’epoca dei fatti appena sedicenne. I giudici della Corte di Appello di Salerno gli hanno ridotto la pena a quattro di reclusione (sei anni e mezzo in primo grado). Riconosciute all’imputato le attenuanti prevalenti. La decisione è arrivata ieri al termine della camera di consiglio. Sette anni fa, era il mese di gennaio, il “caso Cetara” esplose in tutta la sua forza deflagrante quando dal tribunale partirono tre misure cautelari e le forze dell’ordine si presentarono anche a casa di insospettabili. A fare eccessivo rumore fu, appunto, il coinvolgimento di alcuni professionisti di Salerno, della Valle dell’Irno e della Piana del Sele. Questi finirono sotto accusa quali presunti clienti della sedicenne di Cetara. Secondo le indagini li aveva reclutati il fidanzato della ragazzina. Il processo di primo grado li ha scagionati tutti, assolvendoli con la formula piena: non potevano sapere che quella giovane non fosse ancora maggiorenne. Sorte diversa per il quarto degli indagati. A fare da mediatore e organizzatore degli incontri – secondo l’accusa – era proprio il fidanzato. Ieri per lui la condanna bis.
Fonte Il Vescovado