Un tenore di vita non consono alle loro possibilità e che ha fatto scattare le indagini degli inquirenti sulle tracce di una banda di ladri che da Napoli si recava a Salerno per mettere a segno una serie di furti in appartamento.
Arrestati a marzo scorso ieri il gup Ubaldo Perrotta ha condannati, in abbreviato, per associazione a delinquere finalizzata ai furti Ciro e Giuseppe Romano (padre e figlio) condannati, rispettivamente, a 5 anni e 4mesi e a 4 anni; e Ciro Guillari condannato a 4 anni e 10 mesi.
I componenti della banda operavano sempre con le stesse modalità: sopralluoghi di giorno per individuare gli appartamenti da colpire e, con la tecnica del “pezzetto di carta” verificavano se i proprietari fossero rientrati. Solo in seguito i furti venivano messi a segno: di mattina,nei giorni di mercato, una volta essersi assicurati che in casa non ci fosse nessuno; e di notte, invece, nella case lasciate vuote dalle famiglie in vacanza.
Nelle indagini anche i post sulla pagina facebook per celebrare una vacanza alle Maldive con tanto di selfies e le intercettazioni «abbiamo fatto 4mila euro. Dai chi li guadagna? Solo i politici».