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Lo scrittore Bruce Sterling rapinato: “Napoli tra immondizia e gang”

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“Esprimiamo piena solidarietà allo scrittore Bruce Sterling che è stato vittima di una rapina a mano armata mercoledì mattina nei pressi della Stazione Centrale in piazza Garibaldi – dichiarano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli della radiazza – ma le sue parole superficiali e sprezzanti verso Napoli sono davvero fuori luogo e non degne di un uomo di cultura. Una somma di luoghi comuni davvero squallida e non veritiera”.
Sterling ha affermato che “della Napoli attuale conosco l’immondizia. È un’immagine di cui non potrete liberarvi ancora per molto tempoquando sono in Texas giro armato. In Italia non posso farlo, forse potrei qui a Napoli, potrei facilmente averla addosso perché le hanno gli uomini dei clan, come descritto da Gomorra”.
“La serie Gomorra – continuano Borrelli e Simioli – purtroppo fa anche questi danni mostra al mondo una realtà forzata e irreale. Di emergenze rifiuti invece a Napoli e in Campania non se ne vedono da tempo. Il suo disprezzo contro la nostra città e i napoletani in genere non gli fa onore e lo mette allo stesso livello di persone poco acculturate come i leghisti. Napoli ha gli stessi problemi di tante altre metropoli mondiali ma proprio in questi giorni ha ottenuto l’ennesimo riconoscimento mondiale dall’Unesco per l’arte dei pizzaioli. Lo invitiamo a visitare la nostra terra con occhi meno prevenuti. Se vorrà saremo lieti di accompagnarlo noi personalmente, siamo certi che cambierà il suo giudizio ingeneroso e sprezzante”.
Successivamente la moglie di Sterling ha smentito la rapina:

Tutte balle – scrive la moglie di Sterling, scrittrice, giornalista e regista serba – Bruce non ha mai detto questo perché non è successo a lui ma a me, uno scippo minore. Ma anche in polizia volevano che lui, il maschio, entrasse con me per fare la denuncia, nonostante il fatto che non parli l’italiano e che non fosse lui la vittima”.

“Insomma – prosegue la Tesanovic, nota attivista femminista – una donna non può nemmeno essere scippata con il suo vero nome e cognome”. “E Napoli – prosegue – non c’entra, tutta Italia è cosi! Con i giornalisti che non capiscono l’inglese ma si nutrono di scandali e di celebrità”. Insomma, avrebbero raccolto e tradotto male le parole di suo marito.

Ma la moglie di Sterling prosegue e aggiunge che la peggiore rapina della sua vita l’ha subita sì in Italia, ma non a Napoli bensì nella città in cui vive: Torino.

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