Subito dopo, probabilmente in preda ai sensi di colpa, si è lancia nel vuoto dal parchggio. E’ accaduto tutto in pochissimi minuti. Il volo nel vuoto, il tonfo, la morte. Solo quando è stato notato il corpo di Namiri Ayoub sull’asfalto ci si è resi conto della tragedia che si era appena consumata. Namiri Ayoub, 21 anni, è spirato poco dopo l’impatto con l’asfalto.
Inutile, si è rivelato ogni tentativo di soccorso posto in essere. Sul posto sono intervenute le ambulanze della Croce Rossa, della Croce Bianca e dell’associazione “Il Punto”.
Inizialmente era stato richiesto anche l’intervento del servizio elisoccorso per provare a ridurre al massimo i tempi necessari per il trasporto in ospedale. Ma le ferite riportate nella caduta si sono rivelate troppo gravi.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche gli agenti del posto di polizia presente all’interno del campus e gli uomini della scientifica che hanno effettuato i rilievi di rito e raccolto la testimonianza dei presenti nell’area di sosta e degli amici del giovane.
Alcuni dei ragazzi presenti – si legge sul quotidiano Le Cronache – hanno raccontato di aver udito all’improvviso un tonfo che hanno ricondotto ad una lieve collisione tra auto nel parcheggio. Solo quando hanno visto il corpo a terra dello studente hanno realizzato che si era consumata una tragedia.
L’area di sosta su più livelli, dove si è consumato il dramma, è situato nei pressi della facoltà di Giurisprudenza. Secondo alcune indiscrezioni, il giovane aveva discusso animatamente con la fidanzata, anche lei studentessa, al punto sembra, da averla addirittura colpita al volta con uno schiaffo.
La ragazza è stata costretta a fare ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso per alcuni traumi riportati al volto. Dopo le 14 lo studente ha raggiunto il parcheggio, forse con l’intento di recuperare l’auto e tornare a casa.
All’improvviso qualcosa è scattato nella sua testa, così si è diretto verso il muro di perimetrazione dell’area di sosta e si è lasciato cadere nel vuoto dal quinto livello del parcheggio. Prima l’impatto con il muro del livello sottostante e poi con l’asfalto. Il cuore del giovane ha continuato a battere ancora per qualche istante prima di fermarsi per sempre.
Solo dopo le 17 la salma è stata ricomposta e trasferita presso l’obitorio di Mercato San Severino. Intanto, proseguono le indagini al fine di accertare i reali motivi alla base del gesto che ha sconvolto l’intera comunità universitaria.