La messa in scena molto semplice cerca di raccontare lo spirito del tempo e lo stato d’animo dei grandi maestri di prosa costretti, loro malgrado, a reinventarsi. La scenografia trasforma il Teatro S. Margherita in una sorta di sipario che si apre su un ulteriore teatro. Gioco, colore suggestione: Tutto in scena dai costumi, agli arredi, alle luci, ai gesti, agli sguardi, richiama una crisi profonda che investe il teatro e lo costringe a mettersi in discussione. Su quest’impianto storico-culturale Lello Casella mette la propria verve artistica, accanto a lui una Sabrina Tortorella scintillante che asseconda, coccola, gioca, vive e popola i suoi sogni.
Insieme a loro ci sono attori riottosi, quando non improvvisati, attrici, o presunte tali, alcune attratte dalle luci del varietà e dalla voglia di diventare famose soubrettres e poi i tradimenti, i compromessi e le bugie, raccontate in primis a se stessi, di un teatro che s’arrangia suo malgrado e si ridefinisce, proponendo un repertorio che pone un interrogativo importante: si tratta pur sempre di arte? Il teatro è diventato altro da sé o invece è morto? Sono questi gli spunti di riflessioni che si nascondono tra le pieghe dei personaggi, dei loro caratteri sapientemente studiati, tra malinconia, comicità e umorismo, affinché si possa recuperare un’arte di inestimabile valore quale il teatro, quello autentico.
Una citazione merita Gianmarco Citro che nell’immaginario onirico di Errico è uno squattrinato che diventa ricco fino ad insidiare l’amante. Poi Roberta Manzo, la moglie, che subisce l’instabilità emotiva e sentimentale del marito viene “trascinata”, suo malgrado, in questo ” onirismo” fatto di intrigo, di cafè chantant.
Buone le caratterizzazioni di Vincenzo Citro, Marcella Mari, Giuseppe Noschese, Enzo Melillo.Ordinate le interpretazioni di Pina Amato e Diodemo Dell’Orto. Lo spettacolo comico, tutto ritmo è arricchito da autentiche trovate coreografiche affidate a Francesco Boccia Art director della New space of dance di Salerno. Il suo fantastico balletto popola il sogno di Enrico. I ballerini sono la levità, la leggerezza, la carezza, la sensibilità ma anche animazione e sconfinamento. Can Can fantasmagorici insieme a tango e tarantella scandiscono momenti di trasgressione, passione, sentimento, allegria.
La vicenda narra di un tradimento che si consuma in una casa in affitto e del sogno appagante che ne deriva. Giacomina (Sabrina Tortorella) l’amante di Errico (Lello Casella) vuole assistere ad uno spettacolo di Cafè chantant al Politeama. Errico che ha appena vissuto con lei ore di passione decide di accontentarla. Giacomina felice si prepara per l’evento. Errico, invece, crolla in un sonno profondo: Sogna l’ingresso al Politeama con l’avvenente amante. Da lì una serie di vicissitudini che li vede coinvolti in questa surreale messa in scena.
I personaggi, frutto dell’immaginario onirico, si presentano con caricature dell’espressione e dei caratteri, si fondono nei colori e nella vivacità dei ballerini che diventano i loro “angeli custodi” tesi ad elevarne – semmai- virtù nascoste. Lo spettatore è divertito, affascinato, coinvolto dall’intera vicenda e da un finale emozionante, coreografico. Sul palco del S. Margherita un nutrito gruppo di attori attrici, ballerine, che ben si destreggiano tra vicenda, musica e iperbolici percorsi di teatro.
Attori: Martina Casaburi, Carmine Rinaldi, Pia Mari, Gaia De Angelis, Camilla De Angelis, Rosanna Scarano, Miriana Scarpa, Rossella Noschese, Benny Annunziata, Angelo Dell’Orto, Nicolò Motti
Scenotecnica: Angelo Cirillo Teatrando Teatro
Costumi su bozzetti d’epoca: Laboratorio Teatro Arbostella
Ballerine: Francesca Alberti, Margherita Buonomo Eleonora Marfella, Lucia Aprile, Martina Iannuzzelli Camilla Liguori, Giada Ciccullo, Alessandra Cavallo, Alessandra Mastrogiovanni, Teresa Guerritore Anna Falco
Coreografie: Francesco Boccia e Alessandra D’Onofrio
Assistenti: Danila Flauti, Silvana Barba
La ricerca musicale a cura di Ciro Casella ci porta nell’immaginario della passeggiata solita per Via Toledo che costituiva l’antipasto prima del divertimento, che aveva il suo tempio nella Galleria dove si trovavano i più celebri Caffè Chantant. Lo spettacolo andrà in replica nei giorni di venerdì 15 e sabato 16 dicembre con inizio ore 20,30.
Info e prenotazioni 3385884051.